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RBN - Lippi: "Poche squadre con l'atteggiamento della mia Juventus del '96"

RBN - Lippi: "Poche squadre con l'atteggiamento della mia Juventus del '96"TUTTO mercato WEB
venerdì 22 maggio 2020, 21:27Altre Notizie
di Alessandra Stefanelli
Archivio Stile Juventus 2020
Radio Bianconera
Archivio Stile Juventus 2020
Stile Juventus, rubrica sul mondo Juve a cura di Nicola De Bonis. Ospiti: Gianni Balzarini, Angelo Di Livio, Marcello Lippi, Alessandro Santarelli, Xavier Jacobelli, Giovanni Albanese e Franco Leonetti,
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Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Stile Juventus’, è intervenuto l’ex allenatore della Juventus Marcello Lippi, campione del mondo sulla panchina dell’Italia nel 2006: “La Champions League del 1996? Eravamo una squadra che aveva un proprio modo di comportarsi, un suo atteggiamento tattico. Poche squadre avevano quell’atteggiamento lì. Dissi a Vialli che avremmo affrontato l’Ajax come non l’aveva mai fatto nessuno. Di solito le squadre che giocavano contro l’Ajax avevano paura di essere presi in infilata, noi invece andammo ad attaccarli in ogni zona del campo. Eravamo bravi a pressare e ad accorciare e facemmo veramente una bella partita. Quando abbiamo cominciato a pressare alti gli avversari, loro già avevano paura, poi non uscivano più da dietro e facevano tutti i lanci lunghi su cui noi eravamo ben schierati”.

Su Jugovic: “Era un giocatore importante, di grande qualità tecnica e valore internazionale. Per questo lo prendemmo dalla Sampdoria”.



 

Su Nedved: “Le intuizioni vengono se hai le possibilità, quando io tornai alla Juve dall’Inter mi chiamò Agnelli e mi disse che dovevano vendere Zidane, ma mi disse di stare tranquillo perché avrebbero comprato altri giocatori importanti. E infatti presero Buffon, Thuram e Nedved. La Juventus in quegli anni vendeva un grande giocatore ogni anno, ma lo zoccolo duro restava sempre lo stesso. Mi aiutavano a far capire cosa volesse dire giocare nella Juventus e a mantenere la squadra forte”.

Clicca sul podcast in calce per la trasmissione integrale.

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