Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Ferrari: "Mercato lungo non serve. Covid-19 brutta botta anche per la Ligue 1"

TMW RADIO - Ferrari: "Mercato lungo non serve. Covid-19 brutta botta anche per la Ligue 1"TUTTO mercato WEB
mercoledì 22 aprile 2020, 19:31Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Fabrizio Ferrari, procuratore, intervistato da Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00

Il noto agente sportivo ed intermediario di mercato Fabrizio Ferrari è intervenuto in diretta nel corso di Stadio Aperto, trasmissione in onda su TMW Radio: "Il cambiamento è radicale, per tutti quanti. Anche noi procuratori, io in particolar modo, l'abbiamo vissuta in modo complesso. Ho dovuto annullare una serie incredibile di appuntamenti e di viaggi, mi sono chiuso in casa e usurpato mia moglie del suo studio. Rubandole l'ufficio, tra pc, telefoni, video-chat e WyScout cerchiamo di essere sempre aggiornati. La noia fa parte della giornata, bisogna trovare un sistema per tenersi sempre attivo, e lo faccio lavorando con i giocatori, spronandoli per questi difficilissimi momenti, soprattutto chi è più giovane. Anche loro si annoiano, ma cerchiamo di fargli capire che a breve rientreranno. La questione è psicologica".

Come stanno vivendo il momento i suoi assistiti?
"Un giovane della Roma ha avuto qualche linea di febbre e ci siamo tutti presi un po' paura, ma poi fortunatamente non era positivo al Coronavirus. Ci siamo mossi anche con il club, che è stato meraviglioso, per capire il da farsi. Il difficile è stato come organizzare la giornata, e se c'è chi è fantasioso come Kouan, che gioca col pallone contro il muro, ce ne sono altri che hanno tutta la strumentazione necessaria per allenarsi ogni giorno".

Dalla FIFA pongono dubbi sulla proroga delle scadenze contrattuali.
"Sarebbe un errore gravissimo creare un problema su questo tema. Gli aspetti su cui la FIFA deve lavorare adesso sono quelli sulla calendarizzazione delle partite, la cosa più complessa. Le scadenze vanno spostate dal 30 giugno al termine della stagione sportiva. Chiaro che ciò crea qualche problema, come ad esempio eventuali infortuni post-30 giugno o emolumenti vari da pagare, ma non è questo il problema principale che c'è".

Lo stesso varrà anche per le date del mercato... Lo allungheranno?
"No, non è necessario. Nel mercato quando hai un mese e mezzo se non è sufficiente, è abbondante. Il bello del mercato è sì avere una nuova idea al giorno, ma a parte l'ultima settimana, il territorio di Galliani ai tempi d'oro e il momento delle idee meravigliose, direi che basta così. Anche perché se si mantengono le due sessioni di mercato, rimane un mese a gennaio per risistemare la rosa. Al massimo diventerà più esplosivo il mercato di gennaio rispetto a giugno ma va bene, la situazione è eccezionale ma non resta che rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni".

Il protocollo FIGC difficilmente sarà applicabile anche per la Lega Pro...
"In Lega Pro è praticamente impossibile. Il protocollo è previsto esplicitamente per altissimi professionisti, specificatamente per la Serie A, e quella ad alto livello. Non tutta la Serie A dispone di centri sportivi adeguati per fare questo, in Serie B figuriamoci... Però credo che questa, con qualche sforzo, possa trovare una soluzione per un determinato periodo. La Serie C ha difficoltà economiche e di budget per fare certe cose... L'80% di società di C lavora con contratti al minimo sindacale, appena sopra i dilettanti".

Pensa che la A riparta a inizio giugno?
"Sì, voglio essere ottimista. Penso che tutte le parti abbiano voglia di ripartire: ognuno tira l'acqua al suo mulino ma ripartire significa essere propositivi. Capisco chi fa qualche obiezione, ma il calcio è una delle famose filiere che spostano economicamente tantissimi soldi in Italia, non capisco perché non provare a far ripartire uno dei movimenti più importanti dell'economia italiana. Ma è anche un fatto sociale: da ex pallavolista dico che è largamente lo sport più seguito in Italia. Rendiamoci conto cosa si ha di fronte: è interesse di tutti che riparta il calcio".

Fondamentale ripartire in contemporanea tra le varie leghe d'Europa.
"Sì, e questa probabilmente è la cosa più complessa. In contemporanea ripartire sarà complicato, ma bisogna pensare a farli concludere più o meno nello stesso momento, settimana più settimana meno, così da poter fare regolarmente le coppe europee. Penso che parlando di top club, si possano permettere di tenere la squadra in un ritiro permanente per uno o due mesi".

Sarà una brutta botta anche per la Ligue 1?
"Ci sono due aspetti: quello del quotidiano, in cui una parte della mia agenzia è a Parigi e dico che la Francia si è mossa in ritardo rispetto all'Italia; quello della Ligue 1 dice che c'è una grande difficoltà, i budget sono molto più bassi. Ed è un peccato perché il campionato aveva ritrovato protagonisti come il Marsiglia, il Rennes rinato che ha previsto un cambio di management per l'anno prossimo, il Lione, oltre al PSG che è la regina indiscussa. Era in fase di lancio anche grazie ai diritti tv rinegoziati, ora spero per loro che il gestore non voglia di nuovo ritrattare al ribasso gli introiti perché sarebbe un grave problema".

Se si ripartirà, sarà un'altra Serie A. Potrebbero esserci sorprese?
"Bisogna capire la rosa che si ha, perché giocare ogni tre giorni significa ruotare. La Juventus, inevitabilmente, sarà avvantaggiata perché ha una rosa strepitosa e se anche cambia quattro-cinque giocatori mantiene comunque un livello alto. La Lazio, che ha una squadra un po' più risicata, avrà delle difficoltà in più. Anche se finora avevano fatto cose incredibili pur ruotando poco. Sulla carta è così, Juve, poi forse l'Inter, e le altre con distacco. Bisogna però vedere anche cosa dirà il campo".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile