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Under 21, Di Biagio: "I giocatori vanno coccolati un po' di più"

Under 21, Di Biagio: "I giocatori vanno coccolati un po' di più"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 21 maggio 2019, 15:41Altre Notizie
di Simone Lorini

Luigi Di Biagio, ct dell'Italia Under 21, ha parlato oggi in conferenza stampa dal Mancini Park Hotel di Roma: "Nel mio modo di fare, nel mio modo di lavorare, non cambiano i presupposti per fare quello che, poi, ho sempre fatto con tutta la mia passione. Quindi, essere qui, non cambia assolutamente niente. Cercherò di dare a questi ragazzi il contribuito per farli crescere e per renderli pronti per la Nazionale A. Mesi fa, parlavo in questo senso. Oggi, rinnovo quelle che ho detto qualche tempo fa".

Il rapporto con la FIGC e il futuro:
"Non ho parlato con i vertice federali né di quello che succederà né di quello che è successo a marzo, quindi non so cosa dirvi visto che non ci ho parlato. Io sono qua e sono sempre stato abituato a guardare a breve scadenza, quindi a brevissima scadenza, che significa essere concentrato su queste due gare amichevoli".

Sull'esperienza in Nazionale A:
"Stupenda! Grandissima opportunità! Mi porto dietro un bagaglio arricchito. Abbiamo fatto tantissimo e sono orgoglioso di quello che ho fatto e di quello che hanno fatto i ragazzi perché, forse, non ci si è resi conto del momento storico che stavamo attraversando e che stiamo attraversando, quindi, forse, sono state fatte passare in secondo piano delle buonissime prestazioni, sia contro l'Argentina sia contro l'Inghilterra. Sono veramente orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi che sono andati anche oltre le più rosee aspettative. Non si poteva assolutamente fare di più".

Sulla possibilità di rimanere sulla panchina della Nazionale A:
"Non lo so. Non è una domanda che dovete fare a me. Io sapevo qual'era il mio ruolo, sapevo quello che stavo facendo e l'ho fatto con tutte le mie forze, con tutta la mia passione, e direi che l'ho fatto anche bene. Queste, però, sono domande che dovete fare ai vertici perché io non so dirvi. Ho sempre detto che rapportarmi ai nomi degli allenatori che sono stati fatti, compreso lo stesso Roberto (Mancini, ndr), non ha senso perché non c'entro niente. Io, dal mio punto di vista, dovevo fare bene e, secondo me, l'ho fatto, poi, successivamente, è stata fatta una scelta. Io non lo so fino a punto avessero preso in considerazione di scegliermi, ma non è un problema. Ho sempre pensato al bene della Nazionale e, anche oggi, mi soffermo a dire che dobbiamo avere pazienza, dobbiamo aiutare Roberto (Mancini, ndr), dobbiamo metterci nelle condizioni di aiutare i giocatori. Anzi, riguardo ai giocatori, e l'ho detto anche a marzo, vanno coccolati un po' di più, se mi posso permettere perché abbiamo giocatori bravi e dobbiamo starci più vicino in questo momento un po' particolare. Dobbiamo capire il momento storico della nostra Nazionale. Andiamo tutti nella nostra direzione".

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