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Futuro, due no alla Roma, post calcio e Cassano. Parla Buffon, con retroscena di mercatoTUTTO mercato WEB
mercoledì 1 maggio 2024, 12:00Calciomercato
di Red. TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Futuro, due no alla Roma, post calcio e Cassano. Parla Buffon, con retroscena di mercato

"Diciamo da direttore sportivo? Dirigente? Metto il punto di domanda, ancora. Di sicuro voglio essere operativo, non mi piace essere passivo". Gianluigi Buffon non ha ancora chiaro il suo futuro, dopo una lunghissima carriera da portiere migliore al mondo e la prima avventura dopo aver appeso i guantoni al chiodo, quella da capo delegazione della Nazionale italiana che sta ancora svolgendo. Il campione del mondo 2006 ha aggiunto: "Per me il dopo calcio si sta manifestando con entusiasmi che immaginavo e alcune volte delle malinconie. Sono inevitabili, dopo gli anni vissuti. Non bisogna abiurare il proprio passato: va ricordato, è qualcosa di importante. Ma la verità è che la proiezione deve essere sempre positiva, su presente e futuro".

Il passato legato al mercato, i rifiuti e il doppio no alla Roma.
Prima il Parma, poi la Juventus, un anno al Paris Saint-Germain, ancora Juventus e chiusura di nuovo al Parma. Una carriera fatta di tantissimi successi, coronata con la vittoria del Mondiale, ma che poteva anche andare diversamente, pensando al mercato, come ha affermato lo stesso Buffon: "Nel 2001, dal Parma, avevo quasi fatto con la Roma. Era questione di dettagli. Poi anche col Barcellona. Alla fine però sono andato alla Juve. Poi nel 2005 c’è stata una grandissima società straniera che mi voleva, ma non l’ho presa in considerazione. Nel 2011 stavo di nuovo andando alla Roma: mi chiamò Montali, mi piaceva e con la Juve s’era rotto qualcosa. Poi però arrivò Conte e impose la mia presenza. Quando dal PSG sono tornato alla Juve stavo per andare al Porto. Avevo già visto i voli, la città. E altre due volte sono stato vicinissimo all’Atalanta. La seconda avevo deciso. Ma alla Juve mi conoscono come le loro tasche. Fecero una riunione: c’eravamo io, Paratici, Pirlo. Che mi disse: Gigi, cavolo, è il primo anno che alleno, sono venuto sapendo che c’eri tu… Cosa potevo rispondergli?".

Il pensiero su Cassano.
Infine le parole di Buffon su Antonio Cassano, suo compagno in Nazionale: "Antonio è nato fuoriclasse e lo è stato sempre. Insieme abbiamo fatto Europei, un Mondiale, ci siamo divertiti da morire. Ma alla fine gli dicevo: Anto’, per fortuna che dura solo un mese, tenerti un anno così… Io ho vissuto solo la parte bella di Antonio. Poi chiaramente qualcosa che usciva c’era, glielo dovevi concedere, non puoi reprimere sempre tutti, stare dietro a un decalogo".