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Juary: "Mi sento un 'terrone', orgoglioso di essere un lupo. Voglio scovare campioni in Irpinia"
venerdì 2 ottobre 2020, 16:40Focus
di Marco Costanza
per Tuttoavellino.it

Juary: "Mi sento un 'terrone', orgoglioso di essere un lupo. Voglio scovare campioni in Irpinia"

Da poche settimane, l'idolo del popolo avellinese, Jorge Juary, sta lavorando con l'Asd Bellizzi con la sua Santos Academy. Il mitico ex attaccante biancoverde, intervistato da Avellino Today, ha parlato di questa sua esperienza e ha ricordato il suo passato in biancoverde, con la maglia del lupo. 

Queste le parole di Juary: "Sono molto entusiasta del lavoro che sto svolgendo con la Santos Academy e con il Bellizzi. Il covid ha un pò rallentato il nostro progetto ma ora stiamo finalmente riuscendo a lavorare, con le dovute precauzioni. Sarà sempre grato a questa terra che mi ha permesso di emergere nel mondo del calcio in Europa e ora io voglio ripagare il sacrificio lavorando con giovani figli di questa terra, con ragazzi, insegnando loro i primi passi nel mondo del calcio e coltivarli per il futuro. Il mio sogno, con la Santos Academy, ovviamente, è quello di portare uno di questi ragazzi alla ribalta del calcio mondiale. Magari, di portare anche qualche ragazzo irpino in Brasile per vivere in prima persona l'esperienza del Santos. Sarebbe veramente meraviglioso". 

Juary poi parla dell'Avellino e del suo amore per i colori biancoverdi, ricordando anche i 40 anni del terremoto del 1980: "Quando parlo di Avellino, in ogni intervista, mi emoziono. Ogni volta che nomino la società biancoverde o parlo dell'Irpinia, parlo di una parte di me, di una parte del mio cuore. Ho un amore infinito per questa terra. Tante volte, da giocatore, ho sentito le squadre del Nord definirci 'terremotati' o 'terroni'. Questo è un termine che ho imparato in Italia e che ho sempre portato con grande orgoglio. Io mi sento 'terrone', mi sento uno di voi. Quest'anno saranno 40 anni dal terremoto del 1980. Piango sempre quando penso a quella data che ha sconvolto tutti. Sono stati momenti durissimi e abbiamo visto tante persone soffrire. Io, personalmente, ricordo che l'Avellino, partito da -5 e giunto quasi alla zona Uefa, riuscì, in quella tragedia, a dimostrare ai suoi tifosi quanto volessimo mostrare il nostro attaccamento a questi colori".