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Omonimi in biancorosso: i Rossi. Il cognome più ricorrente nella storia del Bari. Dal 1930 ad oggi, ben nove calciatori...
martedì 16 giugno 2020, 17:30News
di Gianmaria De Candia
per Tuttobari.com

Omonimi in biancorosso: i Rossi. Il cognome più ricorrente nella storia del Bari. Dal 1930 ad oggi, ben nove calciatori...

Tra i tanti calciatori che hanno indossato la casacca del Bari, alcuni hanno un fattore comune: il cognome. Il più frequente in biancorosso è stato Rossi, non a caso anche il più diffuso nel nostro paese, ripetutosi 9 volte, quasi il doppio rispetto ai Loseto (5 elementi), al secondo posto di questa speciale classifica della storia dei galletti.

Il primo è stato Giorgio, attaccante biancorosso nella stagione 1930-1931, in cui contribuì attivamente alla promozione in A della squadra con 20 presenze e 4 reti, tra cui la prima marcatura stagionale della squadra nella vittoria per 2-1 sulla Lucchese alla prima giornata. Molto meno significativa fu l'esperienza del suo successore, Ottavio, centrocampista dei galletti nel 1940-1941, annata conclusa con l'ultimo posto e la retrocessione in cadetteria.

Nel 1963 approdò in Puglia, Gianni, prelevato direttamente dalla Juventus. Un acquisto potenzialmente importante ma che non riuscì a lasciare il segno (5 marcature in 55 apparizioni) nei suoi 3 anni di permanenza a causa dei pessimi risultati della squadra, che passò dalla A alla C. Nell'ultimo campionato giocò insieme al suo omonimo Giuseppe, portiere con un lungo passato nella Lazio. A distanza di 11 anni arrivarono a Bari altri due Rossi, i giovanissimi Enzo e Fabrizio (20 e 19 anni), che collezionarono solo qualche sporadica presenza in un'anonima stagione di Serie B (tredicesimo posto).  

Sicuramente più fresca l'avventura di Generoso, estremo difensore cresciuto nelle giovanili biancorosse a fine anni 90, con cui conquistò la Coppa Italia Primavera e il Torneo di Viareggio. Dopo i prestiti con Savoia e Crotone, il portiere fu confermato in prima squadra nell'estate 2000, esordendo in Serie A nel pareggio per 1-1 contro l'Hellas Verona. Partito titolare nelle prime 6 partite perse poi il posto a discapito di Jean Francois Gillet, venendo così ceduto a gennaio al Venezia.

Nel 2010 arrivò il momento del centrale difensivo, Marco, ora di proprietà della Reggina. Nei piani della società il classe '87 sarebbe andato a coprire il buco lasciato dalle partenza di Bonucci (Juvenuts) e Ranocchia (Genoa). Nonostante la fiducia di mister Ventura e le 33 presenze stagionali (massimo in carriera), la squadra non riuscì mai a confermare quanto fatto vedere nelle annate precedenti, arrivando così all'ultimo posto. Dopo l'addio al Bari, il suo nome viene iscritto nel registro degli indagati nello scandalo calcioscommesse, che coinvolse la compagine biancorossa, da cui uscirà con una squalifica di un 1 anno e 8 mesi.

L'ultimo Rossi della dinastia è stato Andrea, terzino sinistro acquistato in prestito dal Cesena nel gennaio 2013 e che cooperò alla salvezza dei galletti in Serie B (squadra partita con 7 punti di penalità) con 16 apparizioni da titolare agli ordini di Torrente.