Con Mignani è un Bari camaleontico: mai una formazione identica. E domani...

In questo avvio di stagione si è visto un Bari convincente in termini di solidità e risultati, tanto da conquistare la vetta solitaria della classifica con un buon margine di vantaggio dalle antagoniste della vigilia come Catanzaro, Avellino e Palermo, rispettivamente a -6 e -5. Una piacevole sorpresa poiché, a prescindere dal valore assoluto dei biancorossi, buona parte della rosa è arrivata nelle battute finali del calciomercato. Mister Mignani si è, dunque, trovato di fronte ad un gruppo non omogeneo dal punto di vista della condizione e nell’adattamento alle richieste tecnico-tattiche ma è riuscito a trarre valore da quasi tutti gli interpreti.

Non è un caso che nelle prime 6 gare di campionato, il Bari abbia sempre cambiato il proprio undici, variando in ogni reparto, portiere escluso. La risposta della squadra è stata ottima: tutti si sono sentiti coinvolti e il gruppo è apparso sempre più unito e mentalmente focalizzato sull’obiettivo della promozione. I due pareggi non hanno minimamente scalfito gli ideali del tecnico, minuzioso nelle singole valutazioni sui titolari e bravissimo nella gestione dei cambi a partita in corso. Mosse che stanno permettendo di conoscere al meglio i giocatori a disposizione, anche sotto il profilo umano, e aumentando la competitività interna, dove nessuno può sentirsi sicuro di un posto come evidenziato dagli appena due inamovibili, Terranova e Maita, oltre il già citato Frattali. 

Nemmeno l’ultima convincente vittoria di Messina causerà un’inversione di tendenza. Il terzo impegno in una settimana impone a valutazioni atletiche ma anche in relazione all’avversario. Domenica, infatti, arriva il Monopoli, primo derby stagionale e vero big match di questo avvio, con i gabbiani che si confermano la più liete delle sorprese del Girone C. Pochi, dubbi, sul fatto che il Bari cambierà ancora una volta il suo undici con Di Cesare, Ricci ed Antenucci, certi del rientro, e potrebbero essere seguiti da Belli e Mallamo.