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Da eroe a nemico: l'accoglienza del San Nicola a Cianci. Perché fischiarlo?
domenica 31 ottobre 2021, 17:00In Primo Piano
di Giosè Monno
per Tuttobari.com

Da eroe a nemico: l'accoglienza del San Nicola a Cianci. Perché fischiarlo?

Maledetti sentimenti quando si mischiano con il calcio: sono micidiali. Pietro Cianci torna nella sua Bari per la prima volta da avversario dopo l’esperienza della scorsa stagione. Davanti a lui, oltre al Bari di Mignani, 7mila cuori biancorossi pronti a spingere la squadra al successo. Quegli stessi tifosi, assenti la scorsa stagione per l’emergenza Covid e che, proprio l’attaccante di Bari vecchia, non ha mai potuto assaporare nella sua breve esperienza. Cianci, il ragazzo della città vecchia, non ha mai nascosto l'amore incondizionato per il Bari. Proprio qualche giorno fa, dopo una rete al Taranto - rivale storico dei galletti - l'attaccante ha dichiarato quanto per un barese segnare contro gli jonici equivalga a qualcosa di "speciale".

Lo stesso Cianci che, dopo la rete del momentaneo pareggio ai galletti, non solo non ha esultato ma si è scusato con tutto il popolo biancorosso. Quelli che pensano che non esultare a una rete sia un gesto ipocrita, non conoscono evidentemente l’ariete di barivecchia. Facciamo un passo indietro.

Cianci arriva a Bari nel gennaio scorso da eroe. Si mette subito in mostra con la rete al Monopoli, si ripete sette giorni dopo a Catania e realizza il gol vittoria nel derby contro il Foggia con una spettacolare punizione e trenino a seguito. Tre reti in altrettante gare ed è subito Cianci mania. In città non si parla d’altro, tanto da spingere il patron De Laurentiis a dichiarare “è già nostro”. Poi, complice un problema fisico, scompare dai radar chiudendo a tre gol il suo bottino personale. In estate la società barese non lo riscatta e il calciatore finisce a Catanzaro.  

Perché allora fischiare un calciatore che ha sempre dichiarato amore alla maglia biancorossa? Un calciatore che, quando non era professionista, girava lo stivale gridando a squarciagola “forza Bari”. Resta un mistero. In passato tanti sono tornati da ex ricevendo un trattamento diverso. Pensiamo a Cassano, tornato al San Nicola con la maglia blucerchiata. Anche lui, come Cianci, dopo la rete si scusò ma i supporter in quella occasione riservarono a Fantantonio un trattamento diverso. Eppure, il bell’Antonio, a detta di molti tifosi non ha mai mostrato attaccamento alla sua città, a differenza di Cianci. Chi paga il biglietto è libero di esprimere il proprio dissenso. Ci mancherebbe. La speranza è che si sia trattato solo di un gesto d’impeto e, che un giorno, quando tornerà da avversario o meglio ancora nel club di via Torrebella, quei fischi si trasformino in applausi.