Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / In Primo Piano
Mignani un anno dopo. Il confronto tra il suo Modena e il suo Bari dopo venti giornate
giovedì 6 gennaio 2022, 17:00In Primo Piano
di Alessio Bonavoglia
per Tuttobari.com

Mignani un anno dopo. Il confronto tra il suo Modena e il suo Bari dopo venti giornate

Il Bari sta viaggiando a gonfie vele in questa stagione: primo posto in classifica, sette punti di distacco dalla seconda e un entusiasmo che in città mancava da un po’. Una parte del merito per questa esaltante prima parte di stagione va sicuramente riconosciuta all’allenatore, Michele Mignani. Il tecnico ligure, scelto dal direttore Polito, è riuscito a dare un’identità precisa alla squadra, rispettando (finora) le aspettative. Il ds biancorosso ha deciso di puntare su Mignani per l’ottimo lavoro svolto a Modena la scorsa stagione, dove ha conquistato il quarto posto e dunque l’accesso ai playoff.

Un anno fa, dopo venti giornate di campionato, a che punto era il Modena di Mignani?

I gialloblu avevano conquistato 39 punti (5 in meno del Bari quest’anno) ed erano al terzo posto in classifica, a solo un punto dalle due capoliste. Erano arrivate 12 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. Il Bari di quest’anno, invece, ha collezionato una vittoria in più (13), due pareggi in più (5) e tre sconfitte in meno (solo 2).

Se i numeri in classifica non differiscono molto, diverso è per le reti segnate e subite. Il Modena di Mignani era una squadra solida, che non segnava molto ma subiva molto poco. Dopo venti giornate, i gialloblu del 2020/2021 avevano segnato “solo” 23 gol, ben 13 in meno del Bari di quest’anno, e subito però 9 reti, 6 in meno dei biancorossi. La differenza la sta facendo dunque la grande qualità dell’attacco (e del centrocampo) barese, superiore a quella che Mignani aveva da allenatore della squadra dell’Emilia-Romagna, una formazione diversa, che faceva della difesa il suo vero punto di forza.