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TMW RADIO - Garzya: "Senza zona Champions alla Roma di Mourinho rimangono le coppe"
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Luigi Garzya ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Luigi Garzya, oggi allenatore, ha parlato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dai problemi della Nazionale, in un'ottica comune: "Direi che siamo stati sfortunati... Detto che non siamo assolutamente fuori, sono state sbagliate solamente due partite. Per me è anche un po' una casualità, se Jorginho avesse segnato il rigore non staremmo parlando dei playoff. Io sono molto fiducioso, l'importante è che i ragazzi arrivino belli freschi fisicamente visto il periodo particolare che è marzo".
Su chi puntare da qui a marzo?
"Analizzando il cammino della Serie A, e dell'Europa League, punterei su Immobile: lo criticano quando gioca in Nazionale, ma è uno dei più forti attaccanti al mondo e il migliore che abbiamo in Italia. Fortunatamente vengono fuori giovani come Raspadori e Scamacca che dimostrano il loro valore, anche".
Sorpreso del percorso altalenante di Orsolini a Bologna?
"Sta giocando titolare, almeno fino a poco tempo fa, ora c'è un modulo che non lo aiuta. Non è stato continuo seppure di qualità ne ha tante, ma farebbe bene ad andare a giocare in un'altra squadra. Lui è un esterno alto, non può fare il quinto a centrocampo".
Che giudizio sul Mourinho di Roma?
"Avrebbe voluto una squadra più forte, lui che è abituato ad andare nei club in cui gli comprano qualsiasi giocatore. Mi ha deluso: da un allenatore così, uno dei più vincenti al mondo, ti aspetti qualcosina in più e invece lo sentiamo spesso lamentarsi. Quando è andato a Roma, però, sapeva a cosa andava incontro e trovo che qualcosa non abbia dato: non addosserei ogni colpa alla squadra".
Potrebbero aiutarlo le coppe?
"Quando è arrivato ha detto che entro tre anni avrebbe vinto qualcosa: ora che il posto Champions è sfumato rimangono Coppa Italia e Conference League. Lì vedremo di cosa è fatta la Roma, ma per competere con le altre l'anno prossimo servono altri giocatori".
Il Lecce punta alla promozione?
"Sicuramente, la squadra è ottima ma la Serie B è un campionato difficile. Sappiamo che i playoff sarebbero un altro campionato: basta pensare se ci arrivasse il Parma, che finora era in altre posizioni... Ecco perché il Lecce deve puntare ai primi due posti".
Un giudizio su Lucca?
"Nel momento in cui il suo nome ha iniziato a circolare tutti i giorni, ha avuto un calo tremendo. Ancora deve maturare, giocare in Serie A non è facile e deve fare il suo percorso. Con le sue caratteristiche, però, non ce ne sono tanti. Può migliorare tanto, è un diamante grezzo".
Il Bari è lanciatissimo.
"Avete visto che squadra hanno? Di un'altra categoria. Questa volta non hanno un'antagonista ma solo rivali normali, li ho visti giocare e prima o poi un gol te lo fanno sempre".
Davvero Allegri non è più al passo coi tempi?
"Ma che assurdità. Il punto è che l'Italia è il posto in cui tutti possono dire cose sul mondo del calcio. Allegri, vuoi o no, sta facendo bene con una squadra che sta aprendo un nuovo ciclo e ha fatto la storia della Juventus".
Su chi puntare da qui a marzo?
"Analizzando il cammino della Serie A, e dell'Europa League, punterei su Immobile: lo criticano quando gioca in Nazionale, ma è uno dei più forti attaccanti al mondo e il migliore che abbiamo in Italia. Fortunatamente vengono fuori giovani come Raspadori e Scamacca che dimostrano il loro valore, anche".
Sorpreso del percorso altalenante di Orsolini a Bologna?
"Sta giocando titolare, almeno fino a poco tempo fa, ora c'è un modulo che non lo aiuta. Non è stato continuo seppure di qualità ne ha tante, ma farebbe bene ad andare a giocare in un'altra squadra. Lui è un esterno alto, non può fare il quinto a centrocampo".
Che giudizio sul Mourinho di Roma?
"Avrebbe voluto una squadra più forte, lui che è abituato ad andare nei club in cui gli comprano qualsiasi giocatore. Mi ha deluso: da un allenatore così, uno dei più vincenti al mondo, ti aspetti qualcosina in più e invece lo sentiamo spesso lamentarsi. Quando è andato a Roma, però, sapeva a cosa andava incontro e trovo che qualcosa non abbia dato: non addosserei ogni colpa alla squadra".
Potrebbero aiutarlo le coppe?
"Quando è arrivato ha detto che entro tre anni avrebbe vinto qualcosa: ora che il posto Champions è sfumato rimangono Coppa Italia e Conference League. Lì vedremo di cosa è fatta la Roma, ma per competere con le altre l'anno prossimo servono altri giocatori".
Il Lecce punta alla promozione?
"Sicuramente, la squadra è ottima ma la Serie B è un campionato difficile. Sappiamo che i playoff sarebbero un altro campionato: basta pensare se ci arrivasse il Parma, che finora era in altre posizioni... Ecco perché il Lecce deve puntare ai primi due posti".
Un giudizio su Lucca?
"Nel momento in cui il suo nome ha iniziato a circolare tutti i giorni, ha avuto un calo tremendo. Ancora deve maturare, giocare in Serie A non è facile e deve fare il suo percorso. Con le sue caratteristiche, però, non ce ne sono tanti. Può migliorare tanto, è un diamante grezzo".
Il Bari è lanciatissimo.
"Avete visto che squadra hanno? Di un'altra categoria. Questa volta non hanno un'antagonista ma solo rivali normali, li ho visti giocare e prima o poi un gol te lo fanno sempre".
Davvero Allegri non è più al passo coi tempi?
"Ma che assurdità. Il punto è che l'Italia è il posto in cui tutti possono dire cose sul mondo del calcio. Allegri, vuoi o no, sta facendo bene con una squadra che sta aprendo un nuovo ciclo e ha fatto la storia della Juventus".
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