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Nenè, il figlio Ruben: "Ranieri è un motivo d'orgoglio, possiamo salvarci. Riva come un secondo padre per me"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 13 aprile 2024, 15:15News
di Vittorio Arba
per Tuttocagliari.net

Nenè, il figlio Ruben: "Ranieri è un motivo d'orgoglio, possiamo salvarci. Riva come un secondo padre per me"

Ruben Olinto de Carvalho, figlio del compianto centrocampista rossoblù Nenè, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva per ricordare il Cagliari dello Scudetto del '70 e dire la sua sul momento attuale dei sardi, impegnati domani contro l'Inter. Di seguito le sue parole, riprese da TuttoCagliari.net: "Lo scudetto è indelebile nella mente dei cagliaritani, dei sardi, ma anche di tutte le persone che amano questo sport. È un’impresa che, secondo me, nessuno dimenticherà mai. Parlando con chiunque, si dice sempre che quello scudetto vale quasi venti scudetti di altre squadre. È stata una cosa fantastica, quella squadra, quel gruppo che si è costruito piano piano negli anni, è riuscito a conquistare uno scudetto, avrebbero potuto vincerne di più. Mio padre mi raccontava di quell’esperienza, era molto difficile, perché all’epoca, il Cagliari, faceva due trasferte e poi giocava due partite in casa. I viaggi erano un po’ particolari e quindi il Cagliari si è dovuto adattare a questo campionato. Forse per questo non riuscivano a vincere così tante partite, perché erano molto lontani da casa e poi quando giocavano in casa riuscivano sempre a fare risultato.
Si ricorda sempre questo giorno, ho già mandato gli auguri a tutti i miei amici, tutti i figli degli ex-calciatori, ci siamo sentiti. Addirittura il 15 aprile ci sarà un evento a porte chiuse a Milano, dove verrà presentata una maglia celebrativa del Cagliari. Ci saranno giornalisti, figli di ex-calciatori, giocatori. Io parteciperò naturalmente. Sono sempre più emozionato, perché quest’anno è mancato Gigi. Mi emoziona moltissimo perché è mancato il bomber, una persona che, come ho già detto e come ripeto sempre, era come un secondo padre per me.

Una persona unica, nobile, meravigliosa. Non ci sono aggettivi per ricordare Gigi, capocannoniere della nazionale italiana, bomber del Cagliari, amico fraterno di tutti i calciatori, ma soprattutto del mio padre. Una persona che è sempre stata all’interno della società con la nazionale italiana. Purtroppo se ne vanno sempre i migliori, se ne vanno troppo presto".
Sul Cagliari attuale: “I ragazzi si stanno comportando benissimo, mister Ranieri ha dato un segnale fantastico. Siamo riusciti a fare punti con l’Atalanta, siamo riusciti a risalire, eravamo penultimi in classifica, adesso abbiamo 30 punti. Andiamo a giocare a Milano, sarà difficilissimo perché per giocare contro la squadra più forte d’Italia, bisogna dare il massimo. Abbiamo ancora delle partite e degli scontri diretti, nel senso che dobbiamo giocare ancora con Lecce e Sassuolo. Io credo e spero, incrocio sempre le dita, che ci possiamo salvare. Siamo un’ottima squadra, siamo migliorati tantissimo. Ranieri è una persona splendida, una persona che conosco da tantissimi anni. Era venuto ad allenare il Cagliari quando era in C1, quando il Cagliari era in cattivissime acque, era quasi fallito. Ci ha portato dalla Serie C1 alla Serie A, e poi naturalmente ha fatto il suo corso andando ad allenare all’estero. Sentire sempre Ranieri parlare così bene del Cagliari, di quello che fa il Cagliari, è un motivo d’orgoglio".