L’allarme di Perez: “Un giorno i primi 30 club d’Europa saranno in mano a paesi stranieri”

Il presidente del Real Madrid Florentino Perez rispondendo a una domanda di un giornalista di Marca ha espresso preoccupazione per il passaggio di diversi club europei – Manchester City, Paris Saint-Germain e Newcastle giusto per citarne alcuni – nelle mani dei fondi d’investimento di paesi arabi come gli Emirati Arabi o l’Arabia Saudita che rendono più complessa la competizione sul mercato: “Dobbiamo rispettare i contratti e cercare di portare qui i giocatori migliori, ma per farlo bisogna essere disposti a pagarli. Adesso però anche offrendo 200 milioni non te li vendono (riferimento a Mbappé del PSG NdR) perché ci sono tanti club che sono di proprietà di stati sovrani che possono permettersi di farlo. - continua Perez – Verrà il giorno in cui i primi 30 club d’Europa saranno in questa situazione, di proprietà di Paesi stranieri, e non credo che questo vada incontro ai principi della Comunità Europea”.

Perez ha poi parlato anche della Superlega paragonandola alla Coppa del Campioni che uno dei suoi predecessori, Santiago Bernabeu, fece nascere nel 1955: “La situazione di allora, quando nacque la Coppa dei Campioni, è la stessa di oggi. Il calcio va fatto con i meriti e le risorse che si hanno, seguendo i principi della UE in tema di solidarietà, competizione e fair play. Io ho intenzione di lottare per questo”.