Textor accusa i vertici del calcio brasiliano, il San Paolo risponde: allo studio azioni legali

Non è la prima volta che John Textor va all'attacco delle istituzioni del calcio in Brasile. Il businessman americano, proprietario del Botafogo nel paese sudamericano oltre che di Lione e Molenbeek in Europa, ha mosso delle gravi accuse in merito alle ultime edizioni del massimo campionato brasiliano, arrivando a dire il mese scorso che gli ultimi tornei non siano stati regolari. Diceva infatti Textor: "Qualcuno dice che in Brasile non esiste la corruzione, ma abbiamo le prove che non è così. Gli ultimi tre campionati (2021, 2022 e 2023) sono stato manipolati".

Tra dieci giorni inizierà la nuova edizione della Serie A brasiliana e alcune delle società partecipanti hanno voluto rispondere alle accuse di Textor, il quale era peraltro anche tornato alla carica sul tema negli ultimi giorni.

A rompere gli indugi e il muro del silenzio ci ha pensato il Sao Paulo. Il club bianco, rosso e nero dell'omonima città ha infatti diffuso un messaggio attraverso i propri canali di comunicazione: "Il San Paolo apprende e ripudia fermamente le gravi e infodate accuse di partecipazioni di atleti del club tricolore alla manipolazione di alcuni risultati mosse da parte del proprietario del Botafogo. Queste affermazioni senza alcuna prova attaccano l'integrità dei giocatori presenti nella squadra professionistica maschile e l'immagine del club Sao Paulo FC nei suoi 94 anni di storia. Il club ha già attivato il suo dipartimento legale, che studierà e adotterà le opportune misure".