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TMW RADIO - Pres. Napoli Femminile: "Fateci andare in Serie A, servono risposte immediate"

TMW RADIO - Pres. Napoli Femminile: "Fateci andare in Serie A, servono risposte immediate"
© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport
venerdì 10 aprile 2020, 20:01Calcio femminile
di Dimitri Conti

Raffaele Carlino, presidente del Napoli Femminile, è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Tutto Calcio Femminile: "In maniera passionale abbiamo fatto un azionariato diffuso. Di passione ce n'è tanta, sia tra le società che tra le calciatrici".

Che vi aspettate dal futuro? Eravate primi in campionato.
"Ci aspettiamo di risalire, siamo in vantaggio di un punto sulla Lazio e quattro sul San Marino, con gli scontri diretti vinti. Anche per budget eravamo favoriti, e lo siamo stati. Non vogliamo essere penalizzati, capiamo bene le altre, non è piacevole neanche vincere campionati a tavolino. Non abbiamo il maschile dietro, e ritrovarsi in Serie A a combattere dal prossimo anno sarebbe una grande gioia".

Quando nasce quest'idea?
"L'idea nasce in tempi sospetti, già da 10-15 anni fa abbiamo cominciato a vincere campionati minori. Dopo alcune esperienze negative nel maschile, sono tornato nel mio calcio femminile. Quest'anno avrei voluto godermi questa vittoria, ma questo male oscuro mi ha portato via tutto".

Cosa crede si farà, si riprenderà?
"Ancora bisogna vedere come andrà, soprattutto al Nord. Qui nel Meridione l'abbiamo percepito diversamente, è vissuta in maniera diversa. Ma è impensabile che si possa andare a giocare in Veneto, a Bergamo, sono scomparsi parenti di altri dirigenti di squadre della Serie B. So che anche qualche stadio è requisito e non c'è più. Capisco magari la Serie A che ha certi interessi economici da seguire, noi avremmo bisogno di risposte immediate. Abbiamo ancora dieci-undici straniere qui a Napoli che non sanno ancora cosa fare".

Possibile che la Juventus abbia monopolizzato subito il campionato o qualcuno le darà noia?
"La Juve è partita alla grande, sono stato loro ospite e ho capito che hanno un'organizzazione diversa. Da loro ho studiato un metodo per vincere, noi magari abbiamo più esperienza.

Quante perdite ci saranno?
"La questione è soprattutto legata agli sponsor, anche a noi sono venuti meno alcuni accordi. Speriamo di poter riprendere tutti comunque, abbiamo un sogno e non possiamo mollarle".

Lei non fa sentire le sue ragazze di Serie B.
"Questo fa parte della mia filosofia, e infatti a volte mi prendono in giro perché non riesco a vedere le partite con tranquillità. Con la Lazio a Roma abbiamo giocato una bella partita, in cui c'erano le tifoserie unite. Per questo mi piace molto il femminile, c'è molto fair play, non ci sono finte e discussioni futili. In 2-3 anni il movimento femminile può far capire a tanti che questo è un calcio di trent'anni fa, attaccato alla maglia e alla città per cui giocano. Al maschile si vede solo attaccamento al denaro, per me lo sport è un'altra cosa".

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