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JOVIC E CABRAL: LA STRANA COPPIA RIVITALIZZATA DAI CAMBI TATTICI, E IN CERCA DI CONFERME ANCHE IN LETTONIA
martedì 1 novembre 2022, 10:50L'opinione
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

JOVIC E CABRAL: LA STRANA COPPIA RIVITALIZZATA DAI CAMBI TATTICI, E IN CERCA DI CONFERME ANCHE IN LETTONIA

Stesso ruolo, identica voglia di segnare (ed esultare) ma senza che il rapporto tra i due ne risentisse troppo. Non saranno passati inosservati gli abbracci tra i due centravanti della Fiorentina, fino a poco tempo fa oggetti misteriosi del dopo Vlahovic e solo di recente tornati a far gioire i propri tifosi. Jovic e Cabral, Cabral e Jovic, due nomi che hanno riempito confronti e discussioni tra gli appassionati, due attaccanti che soltanto adesso sembrano aver imboccato la strada giusta forti di un cambio di modulo che ha sortito i suoi frutti.

Così mentre a La Spezia Italiano ha optato per la sostituzione tra il serbo e il brasiliano, il gol vittoria di Cabral a fine gara ha scatenato l’entusiasmo dell’intera panchina, con Jovic che è stato tra i primi a correre e festeggiare il collega in maglia viola. Un gesto fotocopia rispetto agli ultimi momenti successivi a un gol, toccati a Jovic in Conference League ma nei quali era stato invece Cabral il primo a congratularsi.

Di certo in mezzo a un gruppo che ha lanciato rinnovati segnali di unità interna la metamorfosi tattica che sta avvicinando il modulo viola al 4231 ha parecchio favorito la presenza di entrambe le punte, rivitalizzandole a suon di reti, tanto più alla luce di uno Jovic parso spesso più a suo agio qualche metro dietro la prima punta. Una variazione che ha indubbiamente sbilanciato la squadra, ma che al tempo stesso ha giovato alla manovra offensiva anche in termini di gol.

Gli stessi che Jovic e Cabral stanno finalmente cominciando a segnare, magari anche per via di una sintonia tra le due punte che alla lunga potrebbe persino diventare un punto di forza della Fiorentina chiamata adesso a dare continuità a una vittoria esterna che mancava da quasi sette mesi. A cominciare da Riga, dove tra 48 ore (a prescindere dal risultato di Istanbul) la squadra di Italiano ha l'obbligo di chiudere l'avventura nel girone europeo escludendo a priori qualsiasi tipo di rimpianto dopo che, al momento del sorteggio, il primo posto pareva decisamente alla portata.