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IACHINI E I CONFRONTI SCOMODITUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 14 luglio 2020, 13:00Notizie di FV
di Luciana Magistrato
per Firenzeviola.it

IACHINI E I CONFRONTI SCOMODI

Prima gli obiettivi e un profilo giusto, poi il nome. In queste ore, mentre la Fiorentina è costretta ad una sfida salvezza con il Lecce che dimostra che tanti errori sono stati commessi nella costruzione all'ultimo tuffo della squadra, spuntano tanti nomi di allenatore, tra incontri veri e presunti. De Rossi, Emery, Spalletti, Di Francesco, Giampaolo e soprattutto Juric, senza dimenticare il rivale di oggi, Liverani: tutti vengono accostati ogni giorno alla Fiorentina con una sola certezza ossia che Beppe Iachini non sarà l'allenatore della prossima stagione. Ne è consapevole lo stesso tecnico di Ascoli che con tutto il suo orgoglio e la sua dignità sta cercando di portare a termine una stagione già complicata, con giocatori a fasi alterne, ora più che mai, giocando ogni tre giorni e con l'incertezza del futuro.

In queste ore Iachini si è trovato di fronte il candidato numero uno a sostituirlo, Ivan Juric, e per questo il pareggio al 96'con il Verona  assume anche un sapore diverso. Così domani dovrà subire il confronto con un tecnico in rampa di lancio che con le sue idee di gioco vuole stupire pur con una squadra che deve salvare (d'altronde il carattere vincente di Liverani che non voleva perdere neanche la partitella di allenamento lo si vedeva anche da giocatore) ma da tempo, come detto, combatte anche i fantasmi di un predestinato come l'ex campione del mondo giallorosso e di colleghi internazionali e vincenti.

Il punto è che ad ora manca il filo conduttore tra un nome e l'altro dei possibili sostituti e per questo la società, senza Europa per un'altra stagione, dovrà prima capire il profilo giusto e poi costruirgli la squadra secondo il suo modo di giocare o viceversa, volendo creare un'ossatura tenendo molti giocatori con qualche innesto importante, cercare un allenatore adatto a questo tipo di rosa. Probabilmente solo il ritorno del presidente dall'America chiarirà questo aspetto che però è prioritario.