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ROCCO TORNA: FARÀ LA QUARANTENA. DEVE DECIDERE L’ALLENATORE E IL BUDGET PER IL MERCATO. TRE GRANDI COLPI. CERCATO TORREIRA, NO A MANDZUKIC. CHIESA NON VA IN PREMIER. MILENKOVIC VIA SOLO PER 40 MILIONI
martedì 14 luglio 2020, 00:00L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

ROCCO TORNA: FARÀ LA QUARANTENA. DEVE DECIDERE L’ALLENATORE E IL BUDGET PER IL MERCATO. TRE GRANDI COLPI. CERCATO TORREIRA, NO A MANDZUKIC. CHIESA NON VA IN PREMIER. MILENKOVIC VIA SOLO PER 40 MILIONI

Rocco non resiste più a star lontano dalla sua Fiorentina in difficoltà e dal calore di Firenze. Ha deciso: tornerà entro fine mese. E verrà lo stesso, anche se le disposizioni sanitarie anti-Coronavirus per le persone provenienti dagli Stati Uniti non cambieranno. Come?

Farà la quarantena, quello che le autorità sanitarie imporranno, non gli importa più, in qualche modo vuol tornare ad essere vicino e il più possibile operativo per le scelte importanti che l’aspettano, per il presente e per il futuro della società. C’è da scegliere l’allenatore, da fissare il budget per la campagna acquisti e Rocco non ama prendere le decisioni in call conference o con la fredda intermediazione di altri sistemi elettronici. Vuole vedere i suoi manager in faccia, vuole discutere con loro guardandoli negli occhi.

Anche l’allenatore lo vuole scegliere lui, dopo aver analizzato le varie soluzioni prospettate da Barone e da Pradè, e non è una scelta facile. Lo farà anche e soprattutto dopo un colloquio personale. Di persona personalmente, direbbe un personaggio di Montalbano. Rocco è un po’ così, usa sistemi che hanno sempre funzionato e vuol continuare su questa linea. C’è un’umanità da rispettare, le persone le vuole valutare. Ma i tempi stringono, l’allenatore va scelto il prima possibile e non si può più sbagliare.

Chi sarà?

Per dirvi che personaggio è Rocco posso raccontare che fino a pochi giorni fa il presidente viola avrebbe voluto confermare Iachini. Per affetto, perché è un lavoratore, perché licenzia malvolentieri, per cultura. Ora che si è reso conto della situazione, in particolare dopo il ko con il Sassuolo, sta valutando le varie candidature, ma ancora non si è stretta l’attenzione su nessuno. Appunto perché non ci possono essere margini di errore.

Ci sono, va detto, oggettive difficoltà per portare a Firenze un profilo internazionale, quel mister importante che Rocco avrebbe voluto. Non è facile rimettersi in gioco per nessuno degli allenatori messi nel mirino, anche Blanc che aveva parlato con i viola, ha poi scelto Valencia. La Fiorentina è ancora un progetto in gestazione, difficile attrarre certi allenatori ai quali non basta l’ingaggio, ma hanno anche ambizioni, vogliono progetti vincenti, aspirano alle Coppe. E allora?

Restano i profili conosciuti, Juric compreso, anche se il croato tratta il rinnovo con il Verona. Non è escluso che Rocco abbia in testa di parlare direttamente con Spalletti per fare un tentativo che sa difficile, disperato, ma che comunque vale la pena fare.

Il viaggio da New York a Firenze sarà studiato nei dettagli nei prossimi giorni, difficile che venga allentata la cintura sanitaria, la situazione negli Stati Uniti è ancora difficile. Ma Rocco è pronto a sfidare tutto e tutto pur di rientrare nella sua città. E i tempi di quarantena sono ristretti. Ne sapremo di più molto presto, ma quando Rocco si mette in testa qualcosa è difficile fargli cambiare idea.

Oltre all’allenatore, c’è da stabilire anche il budget da mettere a disposizione di Barone e Pradè per la campagna acquisti e soprattutto va sciolto il nodo-Chiesa. Rocco vorrà di sicuro parlare a quattr’occhi con il ragazzo e con il babbo, il Grande Dubbio sul futuro di Chiesa condiziona tutta la strategia di rafforzamento. Se Chiesa dovesse comunicare la sua volontà di lasciare Firenze, non sarà facile trovare una sistemazione. Fino a ieri nessuna delle grandi italiane, Juve e Inter in particolare, avevano ancora fatto mosse verso la Fiorentina, ma neppure sondato il terreno tramite intermediari. E gesti come quello fatto domenica da Federico non aiutano. Un errore da non ripetersi, mai perdere l’umiltà e il senso della situazione. A Chiesa auguriamo di diventare un giocatore top ed ha le possibilità di diventarlo, ma certi atteggiamenti non possono appartenere a chi deve ancora scrivere la sua storia.

Detto questo, restano alcune squadre inglesi che lo corteggiano, in particolare il Manchester United, ma Chiesa non avrebbe alcuna intenzione di andare a giocare in Premier. Almeno per ora e lo ha ribadito di recente. Una complicazione non da poco perché se in Italia sarà dura se non impossibile venderlo a certe cifre, dovrà rimanere a Firenze e rinnovare. Situazione complessa, forse la seconda da affrontare da parte di Rocco appena risolto il rebus allenatore.

Un caso è anche Milenkovic. Come sempre detto Fali Ramadani non vuole rinnovare il contratto e lo vuole portare via da Firenze. La Fiorentina ha risposto più o meno così al procuratore slavo: benissimo, portaci quaranta milioni cash e lo vendiamo. Cifra importante, trovare un acquirente a queste condizioni sarà dura anche per Fali.

E il resto?

Più che cose già fatte o strette di mano date, siamo ancora ai sondaggi, ai preliminari, alle valutazioni. Di certo c’è che si faranno tre grandi colpi, tre giocatori di livello superiore, uno per reparto. La linea strategica non si cambia. Un difensore di personalità e piedi buoni, un regista e un attaccante da doppia cifra. Non mettete nomi, c’è già chi lo fa con scarso successo. Siamo già a un centinaio accostati ai viola negli ultimi mesi…avanti un altro.

Di sicuro, invece, è stato cercato Torreira, Pradè che l’aveva alla Samp lo riporterebbe volentieri in Italia e il giocatore ha dato l’ok, ma l’Arsenal lo vuole tenere almeno un altro anno. Vedremo. E vedremo anche come finirà la storia Mandzukic. Diciamolo, non piace moltissimo per il carattere particolare (si cerca uno più umile, più capace di fare gruppo), ma anche per l’ingaggio richiesto: sei milioni per due stagioni fanno dodici. Tanta roba in rapporto all’età.

Ma, come detto, il mercato quest’anno chiuderà all’inizio di ottobre e con i tempi dilatati ne vedremo di tanti colori

Intanto resta la pratica salvezza. Il punto con il Verona permette di andare a Lecce con minore ansia. La squadra di Liverani gioca bene, ma lascia giocare e in difesa si concede pause. Ma il problema non sempre sono gli avversari, ma questa Fiorentina che non riesce a giocare a calcio e fatica contro chiunque. Bastano tre punti per salvarsi, fateli prima possibile.