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TIRIBOCCHI, Vlahovic unico. Kouame il contrarioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 13 maggio 2021, 14:04News
di Redazione FV
per Firenzeviola.it
fonte Lady Radio

TIRIBOCCHI, Vlahovic unico. Kouame il contrario

Intervenuto sui temi di casa Fiorentina, Simone Tiribocchi, ex calciatore di Lecce e Atalanta, nonché opinionista di DAZN, ha parlato così: “Partita di ieri? C’era molta paura. Era una gara importante. La Fiorentina il grosso l’aveva fatto con la Lazio e il Cagliari non doveva perdere. È stata più la paura di attaccare e la voglia di difendersi, che altro. Per i tifosi ovviamente non è stato piacevole perché non si è visto nemmeno un tiro. Entrambe hanno voluto badare al sodo più che allo spettacolo. Commisso post-Lazio? Il presidente non è solo simpatico, è alla mano e in gamba. Parla spesso con noi e si mette in gioco. Vorrebbe dire di più di quello che dice, ma sa anche che in Italia è un problema. È uno che ci mette la pancia. Il siparietto di Vlahovic è stato carino. Con lui la Fiorentina crescerà molto grazie al centro sportivo e e allo stadio. Protezione del pallone da parte di Vlahovic? Quando fai 21 gol in A la consapevolezza interiore è diversa, affronti tutto in un’altra maniera perché a 21 anni non hai paura di nulla. È un attaccante a cui mancava giocare con la squadra e farla rifiatare, ora lo fa in modo impressionante. Probabilmente qualche allenatore ci ha perso del tempo ad insegnarglielo.

Se non è stato nessuno, è stato bravissimo lui, perché è difficile trovare dei giocatori così giovani capaci di proteggere il pallone in quel modo. Dirigenza viola? Credo che quest’anno la Fiorentina meritasse qualcosa di più, è difficile però uscire fuori da annate complicate. C’è da fare qualcosa a livello di mercato e Pradè, che è un direttore molto esperto, lo sa. Molto dipenderà anche dalla scelta dell’allenatore. Con Gattuso ci sarebbe un 4-3-3. Insomma, Influiranno vari fattori. Kouame? È il contrario di Vlahovic, che è cresciuto durante l’annata. Su Kouame la gente si aspettava qualcosa di più e ha perso sicurezza. In A però non puoi pensare di essere considerato forte con una sola stagione buona. È un giocatore interessante, ma deve essere collocato. Ha caratteristiche da secondo attaccante, non da primo. Io in panchina? La mia esperienza nelle prime squadre in panchina non è stata molto fortunata. Mi piace allenare i ragazzi giovani. Ora sono nello staff del Monza e mi gioco i playoff. Tornare in panchina ora non è semplice, ho voglia, ma ho anche voglia di lavorare in TV”.