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SPECIALE FV, Saccardi (IV): "Franchi, il modello era il V.Park". Del Re (F.Dem): "Maggior dialogo con ACF"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 10 aprile 2024, 17:18L'esclusiva
di Ludovico Mauro
per Firenzeviola.it

SPECIALE FV, Saccardi (IV): "Franchi, il modello era il V.Park". Del Re (F.Dem): "Maggior dialogo con ACF"

Due mesi alle elezioni. Due mesi (8 e 9 giugno) e Firenze scoprirà il suo prossimo sindaco. Come da prassi, la questione stadio recita la sua parte nelle rispettive campagne elettorali. Il rifacimento del Franchi è stata una patata bollente della politica recente come negli ultimi anni, così, FirenzeViola in vista delle elezioni ha chiesto il parere (ed eventuali idee in caso di vittoria) di due candidate sindaco.

Comincia Stefania Saccardi, di Italia Viva: "Per quello che mi riguarda, il modello di intervento sullo stadio doveva essere il Viola Park: l'amministrazione comunale si mette a disposizione col privato e fa costruire lo stadio al privato. Tutto questo non è stato possibile a Firenze, credo che questa vicenda sia un esempio di come non si dovrebbe governare un'opera importante. Abbiamo visto una giornata faraonica a Palazzo Vecchio, con tanto di hostess, quando presentarono in progetto vincitore per la realizzazione del nuovo stadio. In quella sede si raccontava che la Fiorentina poteva continuare a giocare al Franchi nonostante i lavori, poi improvvisamente ci è stato detto che la Fiorentina non poteva più giocare in quello stadio. Poi, dopo le proteste dei tifosi e della Fiorentina, siamo tornati a capire che forse ci si poteva giocare anche durante i lavori. Prima c'erano 150 milioni di disponibilità, poi 55 sono scomparsi e poi forse riapparsi. Ma io sono convinta che non possono essere usati per lo stadio, sono destinati alla città metropolitana. Questa è la dimostrazione di come questa vicenda sia stata gestita male. Mi auguro che finisca al meglio, ormai le cose sono partite e hanno preso una certa direzione. Si tratterà di capire come portarle in fondo, ma rimane il fatto che i 55 milioni famosi non possono essere utilizzati per lo stadio, e anche se potessero usare ne mancherebbero comunque altri. Io ho un giudizio pessimo di questa vicenda, so che ormai che è tardi per tornare al modello che mi sarebbe piaciuto. Certo, l'amministrazione Nardella lascia una patata bollente a chi verrà dopo.

In caso di vittoria, si tratterà quindi di portare in fondo questo progetto.
"Vedremo come si riuscirà a portarlo in fondo e dove si troveranno le risorse. Credo che comunque sarà doveroso riaprire un tavolo di confronto con la Fiorentina, anche se la scomparsa improvvisa di Barone non agevola le cose. Ma dovrà esserci un'amministrazione comunale che possa instaurare con Fiorentina un rapporto virtuoso e riprendere in mano questa vicenda, portando in fondo questa volta con razionalità, intelligenza e linearità".

Prosegue Cecilia Del Re, candidata di Firenze Democratica: "È una patata bollente per chi se la ritroverà. Perché il prossimo sindaco non potrà fare a meno che andare avanti col progetto che ha vinto il concorso. Purtroppo per quanto riguarda la partita delle risorse, non è stata gestita nel modo migliore, perché sappiamo che i 100 milioni per il PNRR sono risorse certe, ma la restante parte deve essere ancora trovata, anche se il governo ha concesso quella proroga che noi, come Firenze Democratica, abbiamo chiesto a lungo. Perché quell'incertezza sul giocare al Franchi durante i lavori ha creato molto disagio nella tifoseria - che ha protestato -, in Fiorentina e in tutta la città. Finalmente si è arrivati al giocare durante i lavori, ma non è stato detto come si porterà avanti il progetto perché non può essere coperto solo una parte dello stadio: quello che diciamo è che governo, Fiorentina e Comune di Firenze e prossimo sindaco si mettano a un tavolo per trovare la soluzione migliore, anche con risorse private, che la Fiorentina vorrà per portare a termine l'opera e segnare questo gol: dare alla Fiorentina uno stadio all'altezza".

Da candidata, prometterebbe un maggior confronto e ascolto della Fiorentina?
"Assolutamente sì, un maggior dialogo con Fiorentina. Ma anche un maggior dialogo col governo, anche se è di un colore diverso. Perché come Firenze Democratica abbiamo chiesto più volte pubblicamente: "ma perché non si chiede una proroga dei soldi del PNC per permettere alla Fiorentina di giocare nonostante i lavori?". Questa richiesta, su impulso nostro, è stata fatta e il governo ha dato la proroga. Ora, tutti insieme, per il bene della città si deve arrivare a una soluzione e portare avanti il restyling. La Fiorentina ha dimostrato di voler fare bene le cose col Viola Park, e ora vuole questo stadio con tutte le infrastrutture connesse, assieme ad aspetti ambientali come il fotovoltaico sulla copertura, al quale non si deve rinunciare. Farne a meno sarebbe mancare un'occasione per creare la più grande comunità energetica per gli abitanti di Campo di Marte".