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LA CONFERENCE NON INTERESSA. MA LA TENDENZA RIGUARDA DIVERSE BIG EUROPEETUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 18 aprile 2024, 13:00Notizie di FV
di Niccolò Righi
per Firenzeviola.it

LA CONFERENCE NON INTERESSA. MA LA TENDENZA RIGUARDA DIVERSE BIG EUROPEE

rfv
Speciale RFV, la Conference non interessa, ma non solo a Firenze
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La Conference non piace (quasi) a nessuno. Soprattutto dalle parti di Firenze. Sembra ormai appurato che tra i tifosi della Fiorentina e il torneo ci sia un rapporto di amore e odio destinato a durare anche per questa stagione. La sorella minore delle due grandi competizioni europee, nata tre anni fa per favorire l'ascesa di quei club che non riuscirebbero a competere in palcoscenici di maggior livello, non sembra riscuotere particolare interesse in riva all'Arno, nonostante i viola siano tra le più accreditate per la conquista del trofeo. Dei cinque precedenti giocati al Franchi, infatti, il dato più alto di pubblico risale al match di qualificazione giocato a fine agosto contro il Rapid Vienna, che riuscì a portare alle latitudini di Campo di Marte poco più di 25mila supporters gigliati. Da quel momento in poi un crollo continuo: dai poco più di 20mila contro il Ferencvaros, si è passati ai circa 15mila contro il Cukaricki. Leggermente meglio contro il dato contro il Genk, che è risalito pressappoco a 17mila, per poi sprofondare contro il Maccabi Haifa, che ha registrato una delle più basse affluenze di tifosi nella storia della Fiorentina: 6.738. Cinque match che in media fanno poco più di 16.860 aficionados. Una cifra ben lontana dalla capienza massima dell'impianto, ma anche dai 29.500 che si vedono gremire le gradinate durante le partite campionato. Numero destinato ad alzarsi leggermente, visto che contro il Viktoria Plzen si va verso le 20mila presenze.  Ma insomma, anche contro i cechi - nonostante la delicatezza della posta in palio e l’invito della Fiesole ad andare “Tutti allo Stadio” - non è comunque prevista la torcida che un appuntamento del genere meriterebbe. Una tendenza, per altro, in linea anche con i numeri della scorsa stagione, con i viola che in Serie A ebbero una media di 32.200 supporters al proprio fianco, mentre in Europa la cifra superò a stento i 18.500.

LE BIG D'EUROPA NON FANNO MEGLIO - Non è soltanto la Fiorentina ad avere un rapporto complicato con la Conference League. Tenendo conto delle squadre dei top cinque campionati europei che hanno preso parte alla competizione negli ultimi due anni (non è stata presa in considerazione la prima edizione per le limitazioni dovute alla pandemia di Covid-19 n.d.r.) notiamo una netta flessione tra campionato e coppa in quasi tutti i casi. Soltanto l'Aston Villa e l'Eintracht Francoforte, questa stagione, hanno registrato numeri simili. I Villains in campionato fanno circa 42mila spettatori, mentre in Europa la media cala leggermente a 38mila. I tedeschi, invece, in Bundesliga portano al Deutsche Bank Park poco meno di 57mila sostenitori rossoneri, mentre in Coppa il dato si è attestato a 54.460. Per il resto, dati molto analoghi a quelli dei viola. Il Lille passa dai 39mila in Ligue 1 ai 19mila in Conference, lo scorso anno in West Ham campione riusciva quasi sempre a riempire gli oltre 60mila posti del London Stadium in Premier League, mentre in Europa si fermava a 40mila. Da sottolineare, infine, il dato della Lazio nel 2022/23. La squadra di Sarri, infatti, in Serie A volava verso la conquista della Champions League sulle ali dell'entusiasmo di oltre 44mila ultras biancocelsti, mentre nelle uniche due partite giocate in Conference all'Olimpico si è registrata una media bassissima di poco più di 14mila persone.

I POSSIBILI MOTIVI DELLA DISERZIONE - Difficile da capire. Impossibile da stabilire con certezza. Di certo uno dei possibili motivi che spingono una larga fetta del tifo fiorentino a decidere di non andare a vedere Biraghi e compagni dal vivo riguarda innanzitutto gli orari improbabili in cui si pretende che la maggior parte dei tifosi lavoratori vadano allo stadio. Aggiungiamoci poi l'appeal delle avversarie che la competizione sa proporre. In questi due anni la Fiorentina ha dovuto affrontare una serie di squadre tutt'altro che di primissima fascia, per usare un eufemismo. E questo ha fatto sì che la richiesta al botteghino non fosse proprio quella dei grandi e imperdibili appuntamenti. L'altro grande motivo, forse, riguarda la tendenza a giocare tante, troppe, partite durante l'anno. In passato la stella del Real Madrid, Toni Kroos, già si era lamentato per questo fatto. Recentemente anche il Citizen Rodri ha fatto notare come i tanti match stiano iniziando a stancare i giocatori. E forse anche i tifosi. Se quest'anno la Fiorentina dovesse arrivare in fondo alle proprie competizioni, saranno 59 i match affrontati dai ragazzi di Vincenzo Italiano. Uno in meno dei 60 giocati un anno fa. Per un totale di 119 partite in 21 mesi. Un numero esorbitante che sta facendo perdere quella magia dell'evento. Perché se ognuna delle 119 sfide è speciale, allora nessuna di esse lo è veramente.