Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / L'editoriale
IL REDDE RATIONEM DAY E QUELLE STRANE SOLUZIONI PER IL FUTURO
giovedì 2 maggio 2024, 11:58L'editoriale
di Stefano Prizio
per Firenzeviola.it

IL REDDE RATIONEM DAY E QUELLE STRANE SOLUZIONI PER IL FUTURO

La bella e larga vittoria col Sassuolo (squadra in disarmo andrà ricordato), oltre ad aver riproiettato le ambizioni europee viola lungo la via del campionato, ha mostrato pregi e difetti della squadra oggi in mano ad Italiano e domani chissà a chi. Gli esterni infatti hanno ritrovato prolificità e prestazioni, leggi Sottil finalmente  sulla via benedetta di un'affermazione a lungo attesa e Nico riesploso dopo un periodo ombroso. Si sono però affacciati all'attenzione dell'esigente e avvertita platea calcistica fiorentina, alcune potenzialità che andranno sviluppate in futuro, strane potenzialità invero. Che presagiscono strane soluzioni.

Incuriosiscono infatti, ma affascinano anche, l'indomabile vena realizzativa di Martinez Quarta, il quale somiglia sempre di più ad una punta e sempre di meno a un difensore. Curiosa anche la capacità di spinta, la gamba fresca e l'attitudine balistica (per ora fermata dal legno e non come augurabile dalla rete) di Parisi che potrebbe lasciare immaginare un potenziale inespresso e da sbozzar fuori, come scultura dal marmo grezzo, del giovane esterno (per ora solo basso) irpino di Solofra.

Tutte suggestioni queste ultime che ci aiuterebbero a disegnare l'identikit del futuro tecnico della Fiorentina, sempre che naturalmente non finisca per rimanere Italiano, come vogliono le ultimissime cronache del mercato  allenatori.

Per la futura Fiorentina, visto tutto questo lavoro di vera e propria formazione, o riformazione, calciatori, si immagina adatto un maestro di calcio, uno coraggioso e sicuro nell'azzardare anche un inaspettato e radicale cambio di ruolo o di posizione in campo. Insomma più un Sarri che un debuttante come Aquilani. A meno che Commisso non abbia intenzione di riformarla lui la Fiorentina, con un'iniezione imponente di capitali, ad esempio per acquistare una prima punta vera ed affidabile, unica vera nota dolente della festa celebrata al Franchi col Sassuolo. 

Là davanti infatti il piatto piange dal 2022, quando il club viola scelse di non sostituire Vlahovic, anche se la cessione del serbo aveva fatto incassare una cifra enorme. Le conseguenze di quella scelta che per qualcuno è stata pure un capolavoro, molto poco sportivo, la Fiorentina le paga ancora oggi, si pensi al povero Kouamè che tutto è tranne che prima punta o al povero gallo  Belotti che, zitto, stranito e spennacchiato, s'aggira perso per il pollaio senza costrutto o beltà di movimento, di Nzola che ormai sparisce alla vigilia delle partite, come un vampiro allo spuntar del sole, taceremo per carità di patria, ma lui  almeno col Bruges sarà a disposizione.

Che poi la cosa curiosa è che la Fiorentina non abbia neppure un ragazzino di grandi promesse, proveniente dalla Primavera, da provare ad accostare alla prima squadra, azzardandolo proprio in momenti di assenza delle alternative titolari. Ci si riempie tanto la bocca col Violapark...il Violapark....il Violapark... per la politica dei giovani e si scorda che il Violapark se non lo si riempie di contenuti sportivi, rimane solo una colata di cemento, contrappuntata di alberelli in quel di Bagno a Ripoli. 

Ma si tratta solo di qualche piccolo spunto per riflettere attendendo il grande match di stasera al Franchi, la partita che, giunti a questo punto, può valere una stagione, anzi un intero ciclo, quello di Italiano nella Fiorentina. E se si vuole di più, quello di Commisso a Firenze, che pare sarà in tribuna a godersi la sua squadra nel giorno del redde rationem, la resa dei conti, il giudizio finale, almeno di questi ultimi anni di calcio in riva all'Arno.

E siamo dunque alla sfida col Bruges, per la quale Italiano rassicura l'ambiente viola con un laconico, ma cristallino e squillante: 'Stiamo bene'. Anche Nico, assiso al suo fianco dinanzi alla stampa, rassicura tutti sul fatto che la pressione lo esalta, gli piace, e nella partita di oggi tutto mancherà tranne la pressione, lecito quindi attendersi una grande prestazione dall'attaccante argentino della Fiorentina. E adesso che si accendano le luci ed inizi lo spettacolo.