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Fiorentina, la rivincita gentile di Cutrone e i vergognosi insulti che l'hanno seguitaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 24 febbraio 2020, 09:00Serie A
di Dimitri Conti

Fiorentina, la rivincita gentile di Cutrone e i vergognosi insulti che l'hanno seguita

Sabato sera non era una partita qualunque per Patrick Cutrone. Lo si sapeva, e lo si è notato ulteriormente dallo spirito caparbio messo in campo sin da subito dal numero 63 viola, voglioso di dimostrare l'errore compiuto dalla sua vecchia squadra, quel Milan che l'ha cresciuto prima di cederlo al Wolverhampton in fretta e furia la scorsa estate, e che nella serata del Franchi si è visto raggiunto da un rigore conquistato con astuzia proprio dal suo ex attaccante. Cutrone avrebbe voluto anche tirarlo quel rigore, salvo doversi arrendere alle gerarchie prestabilite, nelle quali il tiratore indiscusso è Pulgar. A fine partita non ha comunque lesinato parole al miele verso i suoi precedenti colori: "Per me il Milan non sarà mai un avversario e li ringrazio per quello che mi hanno dato. Per il resto sono entrato con la voglia che ho sempre", ha detto, dopo essersi recato a salutare i suoi precedenti tifosi sotto il settore ospiti al triplice fischio. Una rivincita, sì, ma dai modi più che mai gentili. A quanto pare, però, per qualche deficiente - più che mai nel senso latino del termine - non era abbastanza, e sui suoi profili social sono arrivati numerosi messaggi offensivi, vergognosi, nei quali veniva augurato il Coronavirus a lui e familiari, o di raggiungere presto lo sfortunato capitano Davide Astori, peraltro ignorando forse quanto quest'ultimo abbia rappresentato per i colori rossoneri, e quanto il club meneghino sia stato toccato direttamente dal lutto della sua scomparsa. Sperando in qualche azione diretta nei confronti di tali soggetti, è giusto però evidenziare anche quanto una nutrita fetta della tifoseria milanista, sul web, abbia preso direttamente le distanze da quelle ignominiose parole, pronunciate da persone che non possono, e non devono, farsi rappresentanza di un sentimento comune ma solamente di qualche problema personale che meriterebbe uno studio specifico.