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Veleni e proteste, Juventus-Roma finisce 1-0: Orsato è al centro della polemica
Juventus-Roma 1-0 al 90'
Juventus contro Roma finisce 1-0 ma è la gara dei veleni e delle proteste. Tutto gravita attorno a un convulso minuto nell'area bianconera e alla fretta di Daniele Orsato. Quello del fallo di Miralem Pjanic contro l'Inter, sicché apriti cielo. Si schiarisce semmai l'orizzonte per la Vecchia Signora, ora che riprende il galoppo verso le alte sfere, però quel che accade nel rettangolo juventino è il focus di tutta una partita nei salotti, nelle case e pure sugli spalti. Il misfatto: Abraham per Mkhitaryan, Danilo mette in gioco l'armeno, il guardalinee alza la bandierina. Ci son due contatti in area, Orsato fischia quello per fallo di Szczesny sull'armeno, sul tap-in Abraham segna ma il gioco è fermo. "Il portiere esce, rigore, fuorigioco, e se non fischio? Sui rigori non si dà vantaggio. E poi date la colpa a me perché ha sbagliato il rigore?", si giustifica poi all'intervallo l'arbitro con Cristante. Già, perché quel rigore, Veretout, che strappa pure il pallone dalle mani di Abraham pur di tirarlo, se lo farà parare dal portiere polacco che così si prenderà un fiume d'applausi dal pubblico che tanto l'ha contestato negli ultimi mesi.
La apre Kean
Allegri stupisce con l'atteggiamento tattico e con la difesa a tre, la Roma però non subisce il colpo e parte forte. Chi segna, però, è la Juventus. Dentro i sudamericani nonostante i viaggi intercontinentali, solo Alex Sandro è fuori tra gli attesi. Gioca così De Sciglio e lo fa con personalità, qualità e pure con l'assist per il vantaggio Juventus: ai posteri arriverà che, dalla sua pennellata, ci sarà un tocco di testa di Bentancur prima del rimbalzo sulla fronte di Kean e della palla in rete. Però l'italiano gioca d'impeto e intelligenza, da esterno sinistro a tutta fascia. Davanti Moise con Chiesa, coppia d'attacco che cambierà al settantunesimo per far tornare in campo Morata e per far giocare pure Kulusevski. C'è lo Zenit e i due nazionali azzurri son stati spremuti in questo tour de force.
La Roma ci prova
I bianconeri tengono botta anche se la Roma è viva. Con Zaniolo in campo la trama e l'intensità era un'altra cosa: solo che il 22, gran talento ma fragile come un cristallo, nel primo tempo si siede sul prato dello Stadium torinese e chiede il cambio. Era partito forte, è stato costretto a uscire per far entrare El Shaarawy e la Roma non ha avuto più gli stessi cavalli e motore. Pare nulla di grave e lo spera anche Mourinho che lo ha abbracciato al momento del cambio. Lacrime e ritorni. Non solo Morata, pure Arthur che darà nuove geometri al progetto della Juventus di Allegri. Che resta a -10 dal Napoli e ora è a -1 dalla zona Champions. Un piccolo mattone nella disperata rincorsa verso il cielo. Anche se le polemiche la fanno da padrone.
La apre Kean
Allegri stupisce con l'atteggiamento tattico e con la difesa a tre, la Roma però non subisce il colpo e parte forte. Chi segna, però, è la Juventus. Dentro i sudamericani nonostante i viaggi intercontinentali, solo Alex Sandro è fuori tra gli attesi. Gioca così De Sciglio e lo fa con personalità, qualità e pure con l'assist per il vantaggio Juventus: ai posteri arriverà che, dalla sua pennellata, ci sarà un tocco di testa di Bentancur prima del rimbalzo sulla fronte di Kean e della palla in rete. Però l'italiano gioca d'impeto e intelligenza, da esterno sinistro a tutta fascia. Davanti Moise con Chiesa, coppia d'attacco che cambierà al settantunesimo per far tornare in campo Morata e per far giocare pure Kulusevski. C'è lo Zenit e i due nazionali azzurri son stati spremuti in questo tour de force.
La Roma ci prova
I bianconeri tengono botta anche se la Roma è viva. Con Zaniolo in campo la trama e l'intensità era un'altra cosa: solo che il 22, gran talento ma fragile come un cristallo, nel primo tempo si siede sul prato dello Stadium torinese e chiede il cambio. Era partito forte, è stato costretto a uscire per far entrare El Shaarawy e la Roma non ha avuto più gli stessi cavalli e motore. Pare nulla di grave e lo spera anche Mourinho che lo ha abbracciato al momento del cambio. Lacrime e ritorni. Non solo Morata, pure Arthur che darà nuove geometri al progetto della Juventus di Allegri. Che resta a -10 dal Napoli e ora è a -1 dalla zona Champions. Un piccolo mattone nella disperata rincorsa verso il cielo. Anche se le polemiche la fanno da padrone.
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