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Marino Bartoletti: "Te ne sei andato anche tu “Maciste”"
Ma porca miseria, te ne sei andato anche tu “Maciste”! Tanto possente (ma mai scorretto) in campo, quanto mite e gentile nella vita. Hai sempre corso più per gli altri che per te!
Eri stato la prima figurina della Panini (che - come si usava allora - aveva “dipinto" una tua foto, facendola diventare a colori), ma soprattutto eri stato un ottimo giocatore e un eccellente allenatore (quattro promozioni dalla B, alla A, la tua specialità: Bari, Cesena, Lecce, Reggina). Avevi allenato in 21 città diverse dalla Sicilia in su, seminando sempre e soltanto stima: eppure qualcuno ti aveva un po’ dimenticato.
Avevi fatto in tempo ad assaporare la nascita della Grande Inter di cui eri stato capitano a 21 anni (prima di andare al Verona, all’Atalanta, al Torino e infine alla Pro Patria). Mai una scorrettezza in campo: solo lealtà.
Dicevi. “Capisco la modernità, ma ho un po’ di nostalgia di quelle partite in cui al novantesimo arrivavamo gli undici giocatori che le avevano iniziate. E di quei derby in cui, dopo anche essercele date sul campo, il la domenica sera si andava a cena con gli avversari. Oggi se ti scappa una mezza frase di troppo, bruciano una città”. Forse hai fatto bene ad andartene: ciao Bruno, amico mio!
Eri stato la prima figurina della Panini (che - come si usava allora - aveva “dipinto" una tua foto, facendola diventare a colori), ma soprattutto eri stato un ottimo giocatore e un eccellente allenatore (quattro promozioni dalla B, alla A, la tua specialità: Bari, Cesena, Lecce, Reggina). Avevi allenato in 21 città diverse dalla Sicilia in su, seminando sempre e soltanto stima: eppure qualcuno ti aveva un po’ dimenticato.
Avevi fatto in tempo ad assaporare la nascita della Grande Inter di cui eri stato capitano a 21 anni (prima di andare al Verona, all’Atalanta, al Torino e infine alla Pro Patria). Mai una scorrettezza in campo: solo lealtà.
Dicevi. “Capisco la modernità, ma ho un po’ di nostalgia di quelle partite in cui al novantesimo arrivavamo gli undici giocatori che le avevano iniziate. E di quei derby in cui, dopo anche essercele date sul campo, il la domenica sera si andava a cena con gli avversari. Oggi se ti scappa una mezza frase di troppo, bruciano una città”. Forse hai fatto bene ad andartene: ciao Bruno, amico mio!
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