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Fiorentina, i giovani lanciano segnali. Per Pradè però è tempo di acquisti
"10 agosto", e una voce che ripete ossessivamente questa data. Più o meno questo lo scenario che si scorge all'interno dei pensieri di chi tifa Fiorentina, un preoccupante promemoria, anche se non si direbbe dal tono di chi ha pronunciato quelle parole. "Ma gli acquisti?", per chi è più rustico. Daniele Pradè, nel rispondere a questa domanda già nella conferenza stampa di presentazione, era stato chiaro: 10 agosto.
Oggi, che di giorni al 10 agosto ne mancano ancora una ventina, la squadra è in tournée negli Stati Uniti ed ha già disputato due partite su tre nel suo calendario della International Champions Cup. Raccogliendo una vittoria (2-1 ai messicani del Chivas) ed una sconfitta (3-0 con l'Arsenal), ed in attesa di ultimare il percorso contro il Benfica (alle 2 di notte tra mercoledì e giovedì) può già raccogliere i primi segnali dai giovani: a partire da Vlahovic, passando per la sorpresa assoluta Terzic ma anche dalle belle promesse italiane che portano i cognomi di Ranieri, Castrovilli e Sottil. Tutti questi si stanno ben disimpegnando.
Il pensiero però, visto il periodo, non può che andare al mercato. E sembra inevitabile che, con qualche cessione già ultimata (in primis quella di Veretout) ed altre in fase di lavorazione (Vitor Hugo, Venuti e Dabo pronti ad uscire), sia arrivato il tempo degli acquisti. Anche perché ormai da qualche giorno Pradè è in pressing su Lirola, il cui entourage è al lavoro per provare a convincere il Sassuolo ad abbassare le pretese. Non solo il terzino, perché il ds viola cerca anche volti nuovi a centrocampo, e in tal senso quella di Demme, del Lipsia, sembra una pista da seguire. Ma la sensazione è che ci sia anche da attendersi altro, tra nomi nuovi o più o meno tali, perché quella del 10 agosto non diventi un'angosciosa rincorsa. Vero è anche però che la fretta è cattiva consigliera, e questo il neo-presidente Commisso l'ha ribadito più volte.
Oggi, che di giorni al 10 agosto ne mancano ancora una ventina, la squadra è in tournée negli Stati Uniti ed ha già disputato due partite su tre nel suo calendario della International Champions Cup. Raccogliendo una vittoria (2-1 ai messicani del Chivas) ed una sconfitta (3-0 con l'Arsenal), ed in attesa di ultimare il percorso contro il Benfica (alle 2 di notte tra mercoledì e giovedì) può già raccogliere i primi segnali dai giovani: a partire da Vlahovic, passando per la sorpresa assoluta Terzic ma anche dalle belle promesse italiane che portano i cognomi di Ranieri, Castrovilli e Sottil. Tutti questi si stanno ben disimpegnando.
Il pensiero però, visto il periodo, non può che andare al mercato. E sembra inevitabile che, con qualche cessione già ultimata (in primis quella di Veretout) ed altre in fase di lavorazione (Vitor Hugo, Venuti e Dabo pronti ad uscire), sia arrivato il tempo degli acquisti. Anche perché ormai da qualche giorno Pradè è in pressing su Lirola, il cui entourage è al lavoro per provare a convincere il Sassuolo ad abbassare le pretese. Non solo il terzino, perché il ds viola cerca anche volti nuovi a centrocampo, e in tal senso quella di Demme, del Lipsia, sembra una pista da seguire. Ma la sensazione è che ci sia anche da attendersi altro, tra nomi nuovi o più o meno tali, perché quella del 10 agosto non diventi un'angosciosa rincorsa. Vero è anche però che la fretta è cattiva consigliera, e questo il neo-presidente Commisso l'ha ribadito più volte.
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