Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / Serie A
Le pagelle del Milan - Rebic segna il classico gol dell'ex. Begovic entra e risulta determinanteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 22 febbraio 2020, 23:04Serie A
di Pietro Lazzerini
fonte Dal nostro inviato al Franchi

Le pagelle del Milan - Rebic segna il classico gol dell'ex. Begovic entra e risulta determinante

Donnarumma 6: Nel primo tempo non deve compiere un intervento. A inizio ripresa viene sostituito per infortunio. (Dal 52' Begovic 7: L'intervento che compie su Caceres allo scadere vale il costo del suo ingaggio. Entra e risulta determinante).

Conti 6: Prova ad accompagnare l'azione ma deve anche tenere d'occhio le avanzate di Dalbert. Nella ripresa non cambia il suo gioco, anche quando il Milan è in superiorità numerica.

Gabbia 6: Esordio di lusso per il giovane difensore rossonero, nello stadio dove ha dato l'addio al calcio il direttore Maldini. Non demerita ma deve lasciare il campo al 74' per infortunio. (Dal 74' Musacchio 5,5: Non ha colpe sul rigore della Fiorentina ma non entra benissimo e i viola rischiano anche di vincere).

Romagnoli 5,5: Tiene d'occhio un po' Chiesa e un po' Vlahovic senza andare in difficoltà nel corso del primo tempo. L'intervento su Cutrone che porta al rigore del pareggio probabilmente non è falloso, però entrare da dietro in area non è mai una buona idea.

Theo Hernandez 5,5: Meno intraprendente del solito anche a causa della presenza dalla sua parte di Chiesa. Anche nella ripresa non si vede molto e si trova in difficoltà quando deve ripiegare in difesa. Una delle peggiori prestazioni da quando è a Milano.

Kessie 6: Nella prima frazione prova a essere il motore per trasformare l'azione da difensiva in offensiva con alterne fortune. Nella ripresa gioca bene fino all'espulsione di Dalbert, poi subisce come i compagni la reazione dei viola.


Bennacer 6: Becca un giallo che pesa sulla fase di interdizione anche se è l'unico che può costruire qualcosa nella mediana rossonera. Prova a costruire gioco e lo fa meglio degli omologhi viola, ma pasticcia in un paio di contropiedi che potevano portare al raddoppio.

Castillejo 6: Bellissimo il cross che pesca Rebic al centro dell'area nel primo tempo, poi le solite scorribande che però finiscono spesso con la pancia a terra e la palla in out. Nella ripresa cala vistosamente fino a quando Pioli non lo sostituisce. (Dall'80' Saelemaekers S.V.: Entra per becchettarsi con Igor e poco più).

Calhanoglu 6: Pioli non riesce a fare a meno di lui e anche se non è al top lo manda in campo lo stesso a fare da raccordo tra centrocampo e attacco. Nella ripresa sparisce piano piano lasciando più spazio a Rebic e Ibra.

Rebic 6,5: Sbaglia di testa un suggerimento perfetto di Castillejo. Nella ripresa però si prende gli applausi con il gol del vantaggio che arriva grazie a una dormita dei viola. E' comunque il più attivo della ripresa rossonera.

Ibrahimovic 6,5: E' un carrarmato quando al 34' carica la difesa viola e deposita la palla in rete, ma il VAR annulla per un tocco di mano che in altri tempi non avrebbe portato a niente. Nella ripresa si prende il fallo che porrta al rosso di Dalbert. Si arrabbia con i compagni per i troppi errori in rifinitura ma alla fine non risulta decisivo come avrebbe voluto.

Pioli 6: Torna al Franchi da avversario e viene salutato da eroe. Nessuno si è scordato i duri momenti dopo la morte di Astori e gli applausi si sprecano. In campo il suo Milan è più ordinato della Fiorentina ma nella ripresa subisce il ritorno dei viola in 10. Serve ancora qualcosa per puntare all'Europa, sia nella costruzione del gioco che in zona gol.