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Caso Lotito-Zarate, "Le Iene" rinviano il servizio per l'eventuale replica del patron biancoceleste
Non va in onda per ora l'inchiesta de "Le Iene" sul presidente della Lazio Claudio Lotito e l'argentino Mauro Zarate. "Dopo il clamore suscitato dall'annuncio della messa in onda del servizio con le dichiarazioni di Luis Ruzzi, agente nel 2008 di Zarate, sulle modalità di pagamento del calciatore argentino, riteniamo giusto dare un diritto di replica al presidente della Lazio. Nel caso in cui Lotito non volesse cogliere quest'opportunità, il servizio sarà regolarmente in onda martedì 2 giugno", ha affermato la redazione del programma sul proprio sito.
Dunque, nonostante le rivelazioni dell’agente dell’attaccante argentino già anticipate, il servizio - annunciato inizialmente per questa sera - viene rimandato per recepire l'eventuale replica del patron biancoceleste.
L'accusa - In un servizio di cui sono stati anticipati i contenuti l’agente dell’ex biancoceleste, Luis Ruzzi, accusa il presidente di aver pagato regolarmente solo una parte dello stipendio di Zarate, 7 milioni in 5 anni. Secondo Ruzzi "l’accordo era per 20" e la differenza venne versata come commissione per la stipula del contratto alla società londinese Pluriel Limited che a sua volta avrebbe girato quei soldi ad una società del fratello dell’attaccante argentino arrivato alla Lazio nel 2008. Secondo il servizio de "Le Iene" Lotito avrebbe così evitato di pagare tasse su quella parte di stipendio.
Aperta un'inchiesta - Intanto, in serata sono arrivati i primi passi ufficiali: il capo della procura della Federcalcio, Giuseppe Chinè, apprese le anticipazioni del servizio, ha deciso di aprire un procedimento sulle parti in causa, ovvero il calciatore e il legale rappresentante della società, il presidente Claudio Lotito.
Dunque, nonostante le rivelazioni dell’agente dell’attaccante argentino già anticipate, il servizio - annunciato inizialmente per questa sera - viene rimandato per recepire l'eventuale replica del patron biancoceleste.
L'accusa - In un servizio di cui sono stati anticipati i contenuti l’agente dell’ex biancoceleste, Luis Ruzzi, accusa il presidente di aver pagato regolarmente solo una parte dello stipendio di Zarate, 7 milioni in 5 anni. Secondo Ruzzi "l’accordo era per 20" e la differenza venne versata come commissione per la stipula del contratto alla società londinese Pluriel Limited che a sua volta avrebbe girato quei soldi ad una società del fratello dell’attaccante argentino arrivato alla Lazio nel 2008. Secondo il servizio de "Le Iene" Lotito avrebbe così evitato di pagare tasse su quella parte di stipendio.
Aperta un'inchiesta - Intanto, in serata sono arrivati i primi passi ufficiali: il capo della procura della Federcalcio, Giuseppe Chinè, apprese le anticipazioni del servizio, ha deciso di aprire un procedimento sulle parti in causa, ovvero il calciatore e il legale rappresentante della società, il presidente Claudio Lotito.
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