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Una passeggiata lungo l'Arno lunga 363 giorni. Cutrone dice addio a Firenze
Era il 7 gennaio 2020 quando Firenze e la Fiorentina salutavano l'arrivo di Patrick Cutrone per la formazione allora allenata da Giuseppe Iachini. Un'operazione, quella per l'ex Milan, imbastita sulla base di un prestito oneroso a 3 milioni di euro con obbligo di riscatto nell'estate del 2021 per altri 16 milioni e che oggi, 363 giorni dopo, si chiude con la risoluzione del prestito e il rientro al Wolverhampton del calciatore, ma soprattutto con un bilancio nettamente inferiore alle attese.
In viola, infatti, Cutrone è riuscito a mettere a referto 34 presenze per 1225 minuti complessivi (36 minuti circa di media a partita), con 5 gol e tre assist. Il picco del rendimento è arrivato con le tre marcature consecutive nel mese di luglio, al momento della ripresa della A post lockdown, contro Hellas Verona, Lecce e Torino.
Con la stagione 2020/2021 il buio. Mai titolare dal via del nuovo campionato e mai in campo perà più dei 35' toccati nella sconfitta interna contro il Benevento.
Su queste basi il rapporto si è concluso in maniera logica e automatica. Il giocatore non si sentiva più a suo agio e la Fiorentina si è, invece, dimostrata scarsamente propensa a puntare su di lui. Il brutto infortunio occorso a Raul Jimenez al Wolverhampton ha poi accelerato la fine di un matrimonio nato decisamente sotto una cattiva stella.
In viola, infatti, Cutrone è riuscito a mettere a referto 34 presenze per 1225 minuti complessivi (36 minuti circa di media a partita), con 5 gol e tre assist. Il picco del rendimento è arrivato con le tre marcature consecutive nel mese di luglio, al momento della ripresa della A post lockdown, contro Hellas Verona, Lecce e Torino.
Con la stagione 2020/2021 il buio. Mai titolare dal via del nuovo campionato e mai in campo perà più dei 35' toccati nella sconfitta interna contro il Benevento.
Su queste basi il rapporto si è concluso in maniera logica e automatica. Il giocatore non si sentiva più a suo agio e la Fiorentina si è, invece, dimostrata scarsamente propensa a puntare su di lui. Il brutto infortunio occorso a Raul Jimenez al Wolverhampton ha poi accelerato la fine di un matrimonio nato decisamente sotto una cattiva stella.
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