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…con Gianluca Nani
“Il Qatar per me può essere la rivelazione, ha parecchi calciatori naturalizzati presi dal Brasile. Lavorano da tanto per questo Mondiale. Nessuno gli dà credito, ma suggerisco di fare attenzione”. Così a Tuttomercatoweb Gianluca Nani, direttore sportivo di lungo corso.
Occhio al Qatar, quindi.
“Può essere la sorpresa del Mondiale. Poi le favorite sono sempre le solite”.
Cioè?
“Le favorite inevitabilmente devono essere Brasile e Germania su tutte e poi metterei Inghilterra Argentina e Francia”.
Lei ha vissuto un’esperienza negli Emirati Arabi. Come si vive il calcio da quelle parti?
“Con una passione enorme, davvero. I tifosi non andavano allo stadio ma guardavano tanto calcio. Il Qatar era già forte all’epoca. E nelle partite importanti c’era tanta gente”.
Si prevede grande partecipazione.
“Gli stadi saranno pieni e l’organizzazione sarà perfetta. Poi fa strano interrompere i campionati europei e giocare a dicembre. E visto che manca l’Italia, beh che si faccia in fretta…”.
E le regole? Anche negli Emirati dove ha vissuto lei bisognava fare i conti con alcune disposizioni.
“Ogni Paese ha le sue regole. Gli Emirati sono un po’ più vicini a noi europei. Comunque alla fine ti abitui e rispetti le usanze e le regole. Quando vai a casa di qualcuno devi rispettare gli usi. Nella quotidianità se tieni presenti certi principi puoi tranquillamente fare tutto il resto”.
Tornerebbe a fare calcio negli Emirati Arabi?
“Mi avevano anche chiamato non tanto tempo fa. Non sono andato perché il progetto non era chiaro. É stata una bella esperienza che oggi potrei anche rifare”.
A questo Mondiale mancherà l’Italia.
“Se ci penso sto male. Il Mondiale senza l’Italia è assurdo. Però ormai è successo. Mentre la prima eliminazione al Mondiale ha delle colpe, non mi sento di incolpare Mancini. Contro la Macedonia siamo stati sfortunati. Sono cose che nel calcio succedono”.
Occhio al Qatar, quindi.
“Può essere la sorpresa del Mondiale. Poi le favorite sono sempre le solite”.
Cioè?
“Le favorite inevitabilmente devono essere Brasile e Germania su tutte e poi metterei Inghilterra Argentina e Francia”.
Lei ha vissuto un’esperienza negli Emirati Arabi. Come si vive il calcio da quelle parti?
“Con una passione enorme, davvero. I tifosi non andavano allo stadio ma guardavano tanto calcio. Il Qatar era già forte all’epoca. E nelle partite importanti c’era tanta gente”.
Si prevede grande partecipazione.
“Gli stadi saranno pieni e l’organizzazione sarà perfetta. Poi fa strano interrompere i campionati europei e giocare a dicembre. E visto che manca l’Italia, beh che si faccia in fretta…”.
E le regole? Anche negli Emirati dove ha vissuto lei bisognava fare i conti con alcune disposizioni.
“Ogni Paese ha le sue regole. Gli Emirati sono un po’ più vicini a noi europei. Comunque alla fine ti abitui e rispetti le usanze e le regole. Quando vai a casa di qualcuno devi rispettare gli usi. Nella quotidianità se tieni presenti certi principi puoi tranquillamente fare tutto il resto”.
Tornerebbe a fare calcio negli Emirati Arabi?
“Mi avevano anche chiamato non tanto tempo fa. Non sono andato perché il progetto non era chiaro. É stata una bella esperienza che oggi potrei anche rifare”.
A questo Mondiale mancherà l’Italia.
“Se ci penso sto male. Il Mondiale senza l’Italia è assurdo. Però ormai è successo. Mentre la prima eliminazione al Mondiale ha delle colpe, non mi sento di incolpare Mancini. Contro la Macedonia siamo stati sfortunati. Sono cose che nel calcio succedono”.
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