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…con Fabio Lupo
“L’Italia e il Mondiale Siamo uno strano Paese, nel giro di pochi mesi passi da eroe allo scemo di turno. Forse c’è stata eccessiva esaltazione a luglio e c’è troppa negatività oggi”. Così a Tuttomercatoweb l’ex direttore sportivo dell’Ascoli, Fabio Lupo.
Fiducioso per i playoff?
“Questo clima disfattista non fa bene. Abbiamo vinto l’Europeo poco tempo fa. Questa squadra ha dei valori e può guardare con serenità ai playoff. La qualificazione è alla portata”.
Manca davvero un attaccante?
“Immobile ha ricevuto la scarpa d’oro poco tempo fa, è un attaccante di livello. Belotti viene da qualche stagione non esaltante ma se recuperato ci sta. Non c’è il fenomeno di turno ma abbiamo ottimi calciatori. E poi Chiesa, Insigne e Berardi danno grandi soluzioni. Sono gli stessi calciatori che hanno vinto l’Europeo”.
Ci avviciniamo al mercato. Cosa si aspetta?
“Tutte le squadre faranno qualcosa. Mi aspetto un mercato di qualità. Napoli e Milan cercheranno di rafforzare la loro posizione. La Juve è in ritardo e vorrà fare qualcosa di importante. Come la Roma. E quando le grandi muovono il mercato la sessione è vivace anche per le più piccole”.
Uno sguardo alla B: si aspettava il Parma così in difficoltà?
“No. Ma neanche che ci potesse essere la squadra ammazza campionato. Il Parma ha tutte le carte per potersi rialzare. Le potenzialità gli consentono di operare a gennaio in maniera mirata. Poi la classifica è molto corta”.
Era davvero leí il problema dell’Ascoli? Le ultime dichiarazioni del patrón sono state poco felici e ingenerose…
“Non penso che ci fossero problemi quando sono andato via. Sono andato via da quarto in classifica, non c’era nessun problema di organico. C’era un ambiente sereno e grande coesione. Anzi, un clima di assoluta serenità. Le ragioni per cui sono andato via le ho spiegate anche pubblicamente ma non bisogna dire cose che non sono esatte. L’Ascoli aveva fatto tredici punti in sette partite. Non c’era nessun problema di classifica. Nessuna difficoltà”.
Pronto a tornare in pista?
“Intanto faccio quello che ho sempre fatto: mi aggiorno senza l’ansia di rientrare a tutti i costi. Sono molto sereno”.
Fiducioso per i playoff?
“Questo clima disfattista non fa bene. Abbiamo vinto l’Europeo poco tempo fa. Questa squadra ha dei valori e può guardare con serenità ai playoff. La qualificazione è alla portata”.
Manca davvero un attaccante?
“Immobile ha ricevuto la scarpa d’oro poco tempo fa, è un attaccante di livello. Belotti viene da qualche stagione non esaltante ma se recuperato ci sta. Non c’è il fenomeno di turno ma abbiamo ottimi calciatori. E poi Chiesa, Insigne e Berardi danno grandi soluzioni. Sono gli stessi calciatori che hanno vinto l’Europeo”.
Ci avviciniamo al mercato. Cosa si aspetta?
“Tutte le squadre faranno qualcosa. Mi aspetto un mercato di qualità. Napoli e Milan cercheranno di rafforzare la loro posizione. La Juve è in ritardo e vorrà fare qualcosa di importante. Come la Roma. E quando le grandi muovono il mercato la sessione è vivace anche per le più piccole”.
Uno sguardo alla B: si aspettava il Parma così in difficoltà?
“No. Ma neanche che ci potesse essere la squadra ammazza campionato. Il Parma ha tutte le carte per potersi rialzare. Le potenzialità gli consentono di operare a gennaio in maniera mirata. Poi la classifica è molto corta”.
Era davvero leí il problema dell’Ascoli? Le ultime dichiarazioni del patrón sono state poco felici e ingenerose…
“Non penso che ci fossero problemi quando sono andato via. Sono andato via da quarto in classifica, non c’era nessun problema di organico. C’era un ambiente sereno e grande coesione. Anzi, un clima di assoluta serenità. Le ragioni per cui sono andato via le ho spiegate anche pubblicamente ma non bisogna dire cose che non sono esatte. L’Ascoli aveva fatto tredici punti in sette partite. Non c’era nessun problema di classifica. Nessuna difficoltà”.
Pronto a tornare in pista?
“Intanto faccio quello che ho sempre fatto: mi aggiorno senza l’ansia di rientrare a tutti i costi. Sono molto sereno”.
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