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Gabbiadini illude, poi la Samp spreca di tutto: 1-1 a Marassi col Venezia, beffa finale di HenryTUTTO mercato WEB
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domenica 19 dicembre 2021, 19:53Serie A
di Ivan Cardia

Gabbiadini illude, poi la Samp spreca di tutto: 1-1 a Marassi col Venezia, beffa finale di Henry

Sampdoria e Venezia pareggiano 1-1: Henry risponde a Gabbiadini.

A Marassi si gioca agli estremi. Manolo Gabbiadini lancia la Sampdoria dopo appena 38 secondi, Thomas Henry la beffa e fa felice il Venezia a tre minuti dal novantesimo. Il risultato è un pareggio per 1-1 che, classifica alla mano, non fa davvero contento nessuno: i blucerchiati vanno a 19 punti, che danno tranquillità snza eccedere. I lagunari restano due lunghezze più in basso e trovano il secondo risultato utile di fila, anche se la vittoria resta un ricordo di cinque giornate fa. A sorridere, però, è soprattutto la squadra di Paolo Zanetti. Intendiamoci: gli ospiti non hanno demeritato, ma per ampi tratti la gara e soprattutto il risultato sono stati in mano ai padroni di casa. A furia di sprecare, specie con Thorsby, i ragazzi di Roberto D'Aversa sono andati incontro alla più classica delle beffe. Il finale è una convulsa scheggia impazzita nella quale entrambe provano a vincere ed entrambe rischiano di perdere. Non ci riesce nessuno, ma è chiaro dove sia il bicchiere mezzo vuoto e dove quello mezzo pieno questa sera.

Le scelte iniziali: l'undici del derby resiste, il Venezia cambia. D'Aversa non tocca la formazione che ha battuto il Genoa: confermata, su tutte, la coppia gol Gabbiadini-Caputo con Quagliarella in panchina. Zanetti deve fare i conti con qualche assenza e sceglie la soluzione di Johnsen falso nove, supportato da Aramu e Kiyine.


Si parte dall'1-0 di Gabbiadini. Lo stallo dura quaranta secondi: il tempo di accomodarsi sui seggiolini e i tifosi di casa già devono alzarsi per esultare. Augello serve, Caputo appoggia, Gabbiadini segna: si parte dall'1-0, dopo appena 38 secodi. La reazione del Venezia c'è, anche se si concretizza al massimo nell'incursione di Tessmann che Audero neutralizza in uscita bassa. C'è gara, in sostanza: Johnsen non dà punti di riferimento, anche se la sensazione è che un centravanti "vero" aiuterebbe di più la squadra di Zanetti. Alta intensità, Gabbiadini e Candreva cercano il bis doriano dalla distanza: la miglior occasione arriva appena prima del duplice fischio proprio su un tiro dell'ex Inter.

La Samp spreca, il Venezia pareggia all'ultimo. Il secondo tempo si aprirebbe come il primo, non fosse che la palla finisce a Thorsby e non Gabbiadini: fuori. Non essendo Paganini, il norvegese ripeterà divorandosi un altro gol già fatto all'ora di gioco. Lo spartito che suona a Marassi è grossomodo lo stesso, col Venezia che ci prova e attacca con abbondanza di uomini ma non riesce a creare occasioni clamorose. Zanetti inserisce Henry, dando alla squadra quel finalizzatore che sulla carta servirebbe, poi alza i giri con Sigurdsson e Crnigoj prima di inserire nel finale anche Forte. I blucerchiati proseguono la loro personalissima fiera della rete mangiata, a cui si aggiunge l'affamato Candreva: innescato dal tacco di Caputo, spara addosso a Romero. Gol sbagliato, dice la saggezza popolare, gol subito: a tre minuti dal novantesimo, Henry raccoglie un rilancio perso, punta Yoshida e s'inventa un gol "alla Henry" per siglare il pareggio. Dall'1-1 in poi, solo paura per la Samp che vede lo spettro di una clamorosa beffa.