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TMW RADIO - Breda “In Italia mancano le strutture e si è troppo figli dei risultati immediati”
tmwradio
Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci -
Ospite: Roberto Breda
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L’allenatore Roberto Breda è intervenuto a Piazza Affari, su TMW Radio, per commentare diversi temi di Serie B e non solo.
La Reggina dove può arrivare in questo campionato?
“In B è sempre difficile fare pronostici, basterebbe guardare quelli fatti in estate. La squadra è partita forte, poi ha avuto un momento di assestamento, ma ha dei valori importanti. La piazza in ogni caso ha fame di calcio”.
Cosa pensa di Filippo Inzaghi?
“Un allenatore bravo e moderno. Nell'anno passato gliele hanno fatte di tutti i colori a Brescia. Credo che per lui tornare in un posto che l'ha voluto a tutti i costi valga tanto”.
Perché in Italia c'è l'abitudine di fare pagare sempre l'allenatore per primo?
“In Italia c'è poca competenza e spesso i presidenti vivono visceralmente il calcio, quando invece bisognerebbe ragionare di più. È chiaro che ci sono anche eccezioni, come ad esempio la Cremonese, che nonostante i risultati negativi sta dando fiducia ad Alvini”.
Questo può essere il motivo per cui gli allenatori non usano spesso i giovani?
“La mancanza di tempo porta gli allenatori a sperimentare poco. Si è troppo figli dei risultati immediati e poi il problema dei giovani va ricercato nel strutture assenti”.
La Reggina dove può arrivare in questo campionato?
“In B è sempre difficile fare pronostici, basterebbe guardare quelli fatti in estate. La squadra è partita forte, poi ha avuto un momento di assestamento, ma ha dei valori importanti. La piazza in ogni caso ha fame di calcio”.
Cosa pensa di Filippo Inzaghi?
“Un allenatore bravo e moderno. Nell'anno passato gliele hanno fatte di tutti i colori a Brescia. Credo che per lui tornare in un posto che l'ha voluto a tutti i costi valga tanto”.
Perché in Italia c'è l'abitudine di fare pagare sempre l'allenatore per primo?
“In Italia c'è poca competenza e spesso i presidenti vivono visceralmente il calcio, quando invece bisognerebbe ragionare di più. È chiaro che ci sono anche eccezioni, come ad esempio la Cremonese, che nonostante i risultati negativi sta dando fiducia ad Alvini”.
Questo può essere il motivo per cui gli allenatori non usano spesso i giovani?
“La mancanza di tempo porta gli allenatori a sperimentare poco. Si è troppo figli dei risultati immediati e poi il problema dei giovani va ricercato nel strutture assenti”.
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