Campionato e mercato, da Italiano a Gotti c'è non chi li ama insieme: "Gennaio è odioso"
Riparte il campionato, riparte anche il mercato. Come sempre, gennaio divide gli allenatori. Chi assicura che avere la sessione aperta durante la Serie A non crei problemi, chi aspetta rinforzi e chi invece si dice contrario. Tra questi, inevitabilmente, il capofila è Maurizio Sarri, che però in casa Lazio ha un altro dubbio: "Non so se per noi il mercato è aperto - ha detto in conferenza stampa - il nostro presidente negli ultimi tempi è stato impegnato in qualcosa di più importante. Quando rientra dalla vacanza vedremo. Si può rendere più ampia la squadra, ma è difficile migliorare la qualità e alzare il livello. Se ogni giorno parlate di Luis Alberto e Milinkovic è normale che si lede l’armonia, ma io non posso farci niente. Magari qualche chiamata minatoria, ma non è nel mio stile".
"Gennaio è odioso". Parola di Luca Gotti, tecnico dello Spezia: "Giochiamo sei gare col mercato aperto - ha detto alla vigilia della gara contro l'Atalanta - e qualcuno di sicuro si distrae". Di "fattore disturbo" ha invece parlato Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina: "La poca serenità in questo periodo non riguarda solo il 2023 ma torna dietro negli anni: giocare a mercato aperto è sempre un fattore di disturbo". Per tanti altri, da Inzaghi ad Allegri passando per Alvini, "parlare di mercato non serve" o "ci pensano i direttori". E poi, chi sotto sotto e chi meno, ci sono i tanti allenatori che aspettano rinforzi da gennaio. Anche qualcuno che il mercato aperto assicura di non amarlo.