Ottavi di finale e mondiale: Inter prenditutto a Salisburgo. Inzaghi tra orgoglio e frecciate

Tre su tre. Con la vittoria di Salisburgo, l'Inter conquista, per il terzo anno consecutivo sotto la guida di Simone Inzaghi, la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, questa volta con due turni di anticipo. E, anche se nessuno sa ancora bene di cosa si tratti - sul sito della FIFA è una competizione che ancora non esiste - i nerazzurri si prendono pure la qualificazione al prossimo Mondiale per club, che inizierà nel 2025 e vedrà l'Inter in corsa. Tutto merito dell'1-0 alla formazione della Red Bull, stesa grazie a una rete su rigore.

Segna sempre Lautaro. Inzaghi tra orgoglio e frecciate. Chi ha segnato? Pochi dubbi: Lautaro Martinez, che sale a 14 gol in questa stagione. L'argentino è freddo dal dischetto, con Barella è uno di quelli che cambia la partita: 7 in pagella a loro, ma pure al tecnico piacentino. Che in conferenza stampa dispensa complimenti e orgoglio, ma anche frecciate: "Sapevamo che venivamo in una squadra che negli ultimi 10 anni ha avuto grandissime difficoltà in Europa: aver raggiunto gli ottavi di Champions per il terzo anno consecutivo, questa volta con due turni di anticipo, ci rende orgogliosi - dice Inzaghi in conferenza stampa - è stata una grande cavalcata l'anno scorso, ora siamo con ampio merito agli ottavi: mancano due partite e cercheremo di arrivare al primo posto. Non sarà semplice come non è lo stato al primo turno, perché la Real Sociedad si sta confermando una grande squadra".

Salisburgo giovane e forte, ma non basta. Struber recrimina. Il talento non basta agli austriaci, penalizzati dal fallo di mani di Bidstrup, uno dei giocatori dal maggior avvenire: è lui, complice l'episodio chiave della serata, a prendere il voto più basso in pagella. Mastica amaro il tecnico Gerhard Struber: "Questa sera accettiamo la sconfitta - dice l'allenatore austriaco in conferenza stampa - ma ci manca ancora il rigore dell'andata. Servono buone prestazioni, ma anche arbitri all'altezza".