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Scatta il nuovo Dpcm, Conte in conferenza: "Se rispettiamo le regole, Natale più sereno"

Scatta il nuovo Dpcm, Conte in conferenza: "Se rispettiamo le regole, Natale più sereno"TUTTO mercato WEB
lunedì 26 ottobre 2020, 00:34I fatti del giorno
di Alessandra Stefanelli

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa poco dopo le 13:30 per illustrare il nuovo Dpcm che è entrato in vigore oggi, 26 ottobre 2020, allo scoccare della mezzanotte: "Vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica, solo così riusciremo a gestire la pandemia senza esserne sopraffatti. Questo significa riuscire a evitare un secondo lockdown generalizzato, il Paese non può più permetterselo. Dobbiamo tutelare la salute, ma al contempo anche la nostra economia. Vanno protette insieme ed è quindi necessario adottare delle nuove misure restrittive da oggi a mezzanotte fino al 24 novembre".

Conte riassume le principali misure restrittive del nuovo Dpcm: "Bar, gelaterie, pasticcerie e ristoranti chiuderanno alle 18, tutti i giorni compresi i festivi. Dopo le 18 potranno operare per asporto e consegne a domicilio. Ai ristoranti potranno sedere massimo 4 persone, salvo nuclei familiari più numerosi. Chiudono palestre, piscine, centri benessere e termali. Chiudono le sale gioco, i parchi divertimento, i teatri, i cinema, le sale da concerto, oltre alle discoteche. Restano aperti invece i musei. Non sono più consentiti festeggiamenti, fino ad ora erano consentite 30 persone. Sono sospese le fiere e tutte le competizioni sportive tranne quelle professionistiche a livello nazionale. Per le scuole secondarie di secondo grado, incrementiamo la didattica a distanza nella misura del 75%. Incentiviamo lo smart working nelle pubbliche amministrazioni e lo raccomandiamo alle aziende private".

Nessun "coprifuoco": "Non abbiamo introdotto un coprifuoco, è una parola che non amiamo, ma rivolgiamo una grande raccomandazione a tutti: bisogna muoverci solo per motivi di salute, di studio, di lavoro o di necessità, evitando di accogliere a casa persone che non facciano parte del nostro nucleo familiare".

Il messaggio di speranza: "Se durante questo mese di novembre riusciremo tutti a rispettare queste nuove regole, terremo sotto controllo la curva epidemiologica e potremo festeggiare con più serenità le feste natalizie, tornando a respirare a dicembre. A fine anno ci attendiamo inoltre anche le prime dosi del vaccino, che utilizzeremo subito per le categorie più a rischio. Ce l'abbiamo fatta in primavera, ce la faremo anche ora. Un Paese come l'Italia deve essere grande sempre".

Aiuti economici alle attività che saranno chiuse: "Prendo un impegno: sono già pronti gli indennizzi per coloro che saranno penalizzati da queste nuove norme. I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati, è uno strumento rapido ed efficace. Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto, ci sarà nuovo credito di imposta, verrà cancellata la seconda rata Imu, verrà confermata la cassa integrazione e offerta una indennità una tantum ai destinatari. Così, chi sarà costretto a sospendere le proprie attività potrà giovarsi di un sostegno economico".

Perché un nuovo Dpcm pochi giorni dopo il precedente? "L'ho sempre detto: faremo tutto il necessario per tenere sotto controllo la curva epidemiologica, con adeguatezza e proporzionalità. Io e il ministro della Salute abbiamo avuto un lungo confronto con il professor Brusaferro e l'interpretazione dei dati ci ha consigliato di intervenire".

Conferma il disaccordo con le Regioni per la chiusura di bar e ristoranti? "È vero, le Regioni ci avevano fatto una proposta diversa per bar e ristoranti. Capisco che con la chiusura alle 18 ci sarà disagio, ma sono stato molto chiaro: per i ristoratori, i gestori di bar e pizzerie abbiamo contemporaneamente definito l'entità di misure di sostegno. Dovremo fare tutti dei sacrifici, dal ristoratore a chi ama andare al ristorante fino a chi è solito andare in palestra".

Che Natale sarà? "Vorremmo arrivarci con una predisposizione d'animo serena, per quella che è forse la festa a noi più cara. Se a fine dicembre arriveranno i vaccini, saranno però solo i primi e servirà quindi festeggiare sì uniti ma comunque consapevoli del momento che stiamo vivendo. Queste misure saranno sufficienti? Lo speriamo".

Le proteste: "Ci mancherebbe, le capisco... Se oggi fossi dall'altra parte, anche io proverei rabbia contro le misure del Governo e avrei da lamentarmi. La protesta c'è, ma quello che posso auspicare è di stare attenti: chiaramente ci sono dei gruppi, un po' professionisti, che ne approfittano per infiltrarsi. Penso a quanto accaduto a Napoli".

Quando arriverà il decreto relativo agli indennizzi per le attività penalizzate dalle chiusure? "Confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì per consentire all'Agenzia delle Entrate di erogare questi indennizzi già nel mese di novembre".

Il Governo si ritrova a rincorrere il virus? "No, purtroppo il virus corre molto. Non possiamo imputare al Governo di aver abbassato la soglia di attenzione e di essersi distratto. L'opinione pubblica fino a qualche settimana fa considerava ormai superata la pandemia, mentre il Governo chiedeva di prolungare lo stato d'emergenza e continuava a lavorare per rendere resiliente tutto il sistema sanitario. È ovvio che se la pandemia ci scappa dalle mani, si rimane sopraffatti: noi non vogliamo ritrovarci in questa situazione".

Cos'ha sbagliato il Governo? "Io non mi ritengo infallibile, c'è sempre qualcosa che si può far meglio, ma noi abbiamo lavorato assiduamente. Quando affronti una guerra, devi far ricorso a tutte le forze, gli investimenti e i sacrifici possibili. Gli stessi italiani probabilmente sono più frustrati rispetto alla prima ondata, ma l'ho detto anche all'inizio della conferenza: se saremo un Paese forte, riusciremo a uscirne anche stavolta".

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