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Dal caso Acerbi all’umanissimo calo Inter.  E una sosta per riprendere la marcia
martedì 19 marzo 2024, 21:59Editoriale
di Gian Luca Rossi
per Linterista.it

Dal caso Acerbi all’umanissimo calo Inter. E una sosta per riprendere la marcia

Il caso Acerbi ha tenuto banco per tutto il giorno e chissà per quanto se ne parlerà nei prossimi giorni, con il Campionato fermo per la tournée della Nazionale negli USA, alla quale lo stesso Acerbi, anche per ragioni di opportunità, non parteciperà. Francesco Acerbi nega di aver usato l’epiteto razzista indicato all’arbitro dall’ex Juan Jesus. Vivendo ormai in un mondo in cui tutti giudicano tutti, difficile che Juan Jesus si sia inventato una cosa del genere ma tocca ad Acerbi ribadire di essere stato frainteso nelle Sedi opportune, che eventualmente sanzioneranno. 

Da legalista, per studi e per indole, sono abituato ad accettare ogni decisione degli organi competenti in uno Stato di Diritto e ho sempre provato compassione per chi non lo fa, in ogni campo della vita, calcio compreso. E a proposito di calcio giocato, l’Inter ha vissuto la settimana più brutta della sua meravigliosa stagione: le aspettative si sono alzate a tal punto che ora c’è chi non accetta più alcun intoppo, che sia in Champions ai rigori, che sia un mezzo passo falso, come quello casalingo con il Napoli. 

Solo lunedì scorso, prima di partire a mia volta per Madrid scrivevo proprio qui, controllate pure il mio copia e incolla: "Continuo ad essere realista e so bene che non si può vincere sempre. La verità è che la Champions League è completamente diversa dal Campionato Nazionale in qualunque Paese, soprattutto in Italia, perché a volte basta un dettaglio per tornare a casa". E di dettagli a Madrid, soprattutto nella lotteria dei calci di rigore, ne abbiamo visto più d’uno.  

Rimpianti? Certo, ma anche tanta razionalità perché ora, per ‘colpa’, nel senso di merito, dell’Inter di Inzaghi, pare si debba vincere ogni anno Campionato, Champions League e magari anche la Coppa Davis. E invece il Napoli ha certificato un umanissimo calo fisiologico, che solo chi passa la sua vita alla Play Station, non arriva a capire. E per provare a prevedere gli eventi, il competente ha solo una strada: rifarsi all’esperienza. E quella precedente del Napoli Campione d’Italia uscente qualcosa ci dice. 

L’anno scorso i partenopei girarono in Campionato a 50 punti, con due punti in più dell’Inter di quest’anno, poi nel girone di ritorno ne fecero 40. Quindi, udite, udite, il Napoli calò, mentalmente, fisicamente e umanamente, finendo poi a sua volta eliminato dalla Champions. Alla fine Luciano Spalletti chiuse a 90 punti con 28 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, 77 gol segnati e 28 subiti. Al 29° turno il Napoli aveva due punti in meno dell’Inter attuale con lo stesso numero di vittorie ma con due sconfitte in più. Già oggi i nerazzurri hanno totalizzato 76 punti e realisticamente segneranno più gol dei 77 finali dei partenopei un anno fa senza subirne il doppio dei 14 attuali. 

Questo per dire che il calo era prevedibile e che l’Inter potrebbe perdere ancora qualche punto di qui alla fine, ma ha ancora 9 gare a disposizione con 27 punti complessivi per arrivare ben oltre i 90 punti dei Campioni d’Italia uscenti. 
Ci sta pure che dopo 10 vittorie su 10 nel 2004 sia arrivato un pareggio, senza contare che l’Inter non ha neppure giocato male riuscendo comunque ad essere dominante. Senza scaramanzie infantili, il più è fatto.

Detto del calo, ecco le contromisure. La prima è senz’altro il riposo, che per la verità non è così scontato, visto che la sosta porterà via all’Inter 15 giocatori: sarebbero stati addirittura 18 senza gli infortuni di Arnautovic e Carlos Augusto e senza il caso Acerbi. La cosa certa è che si tornerà in campo a Pasquetta a San Siro con l’Empoli e il mese di aprile, al di là della data precisa, visto il +14 sul Milan e il +17 sulla Juve, resta quello in cui chiudere i giochi con la benedizione della matematica. D’ora in avanti l’Inter tornerà a giocare una gara alla settimana e questo è un altro elemento decisivo anche per allungare ulteriormente sulle inseguitrici.