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Savelli: "L'Inter cambia la proprietà ma la proprietà non cambierà l’Inter"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 22 maggio 2024, 11:10News
di Adele Nuara
per Linterista.it

Savelli: "L'Inter cambia la proprietà ma la proprietà non cambierà l’Inter"

"Oaktree è tante cose, ma partiamo da cosa non è. Non è una Onlus. Non è un’azienda fittizia. Non è una compagnia di sprovveduti. Fondata nel 1995, Oaktree è il più grande investitore di titoli in difficoltà o asset alternativi al mondo ed è uno dei maggiori investitori di credito. Dal 2019, il 62% delle azioni di Oaktree sono detenute da Brookfleid Corporation, società canadese di spessore mondiale specializzata nello stesso settore", si legge sul fondo di Claudio Savelli su Libero in merito al fondo californiano che da oggi è alla guida dell'Inter.

Situazione simile a quella del Milan ma con alcune differenze, come spiega Savelli: "A livello finanziario, il Milan nel 2018 era più sofferente: il costo rosa era superiore al fatturato contro il 60-65% dell’Inter attuale, il fatturato era da 213 milioni contro i quasi 400 a cui si attestano i campioni d’Italia, gli indici di solvibilità e liquidità erano certamente peggiori, il deficit era da -126 milioni contro i -30/40 previsti nel bilancio dell’Inter in chiusura a giugno - si legge -. L’unico dubbio è se Oaktree vorrà sanare quest’ultima perdita, e come. Potrebbe versare a copertura (probabile) o chiedere plusvalenze (meno probabile). Le plusvalenze non sono previste nel piano di mercato perché non più necessarie, essendo la proiezione del bilancio 2024/25 in equilibrio. Dovesse arrivare la richiesta, potrebbe essere ceduto a stretto giro un Dumfries, su cui si pensava di valutare le offerte".

Ma la differenza sostanziale è un'altra: "L’altra differenza è che Oaktree, in realtà, è già presente nell’Inter dal 2021. Nel momento in cui ha concesso il prestito ha infatti chiesto e ottenuto di inserire due membri nel Cda del club, due persone (Carlo Marchetti e Amedeo Carassai) che sono al corrente delle operazioni avviate, ad esempio sui rinnovi di Lautaro, Barella e Inzaghi, e dei piani aziendali e sportivi (leggi “nuovo stadio”). Insomma, l’Inter cambia la proprietà ma la proprietà non cambierà l’Inter".