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Zanotti: "San Gallo incredibile, rifarei questa scelta. Inter? Non vivo di sogni, vedremo"
Ieri all'Inter, oggi in prestito al San Gallo, domani chissà. Mattia Zanotti, esterno classe 2003 nel vivaio nerazzurro, sta vivendo una bella stagione in Svizzera. Sono ventinove, di cui ventotto da titolare, le presenze nella Super League elvetica, con due gol e quattro assist. Dopo i playoff per il titolo, tornerà alla base ma di lui si parla già come potenziale contropartita tecnica in alcune operazioni estive.
Intervistato da gianlucadimarzio.com, Zanotti ha parlato della sua passione per i colori nerazzurri e anche del futuro: "In famiglia abbiamo sempre tifato Inter, mi hanno passato questa passione. Javier Zanetti è il mio idolo, viverlo ogni giorno come vice presidente fa un effetto incredibile. In prima squadra mi hanno iniziato a chiamare trattore per la somiglianza del cognome. L'esordio in prima squadra è stato incredibile, è accaduto tutto in fretta: guardavo Dimarco, Darmian, Dumfries, Bellanova. Ho scoperto che sarei entrato quando mi hanno detto di andare a scaldarmi, non ci speravo proprio".
La chiamata del San Gallo, spiega Zanotti, "è arrivata prima del Mondiale Under 20. Feci una call col direttore e con l’allenatore e sentii subito grande fiducia. Poi volevo provare un’esperienza diversa, in un campionato straniero. Rifarei la stessa scelta, c’è un ambiente incredibile. Lasciare casa e andare in un contesto diverso ha fatto un effetto particolare. Vedevo sempre le stesse persone da 5-6 anni, è stato un cambio drastico. Futuro? Non vivo di sogni. Non so cosa ci sarà, so solo che dovrò lavorare ogni giorno per arrivare dove voglio”.
Intervistato da gianlucadimarzio.com, Zanotti ha parlato della sua passione per i colori nerazzurri e anche del futuro: "In famiglia abbiamo sempre tifato Inter, mi hanno passato questa passione. Javier Zanetti è il mio idolo, viverlo ogni giorno come vice presidente fa un effetto incredibile. In prima squadra mi hanno iniziato a chiamare trattore per la somiglianza del cognome. L'esordio in prima squadra è stato incredibile, è accaduto tutto in fretta: guardavo Dimarco, Darmian, Dumfries, Bellanova. Ho scoperto che sarei entrato quando mi hanno detto di andare a scaldarmi, non ci speravo proprio".
La chiamata del San Gallo, spiega Zanotti, "è arrivata prima del Mondiale Under 20. Feci una call col direttore e con l’allenatore e sentii subito grande fiducia. Poi volevo provare un’esperienza diversa, in un campionato straniero. Rifarei la stessa scelta, c’è un ambiente incredibile. Lasciare casa e andare in un contesto diverso ha fatto un effetto particolare. Vedevo sempre le stesse persone da 5-6 anni, è stato un cambio drastico. Futuro? Non vivo di sogni. Non so cosa ci sarà, so solo che dovrò lavorare ogni giorno per arrivare dove voglio”.
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