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Mancio contro il passato: chiede più italiani. Ma guidò l'Inter "straniera"
"In Serie A giocano pochi calciatori italiani". Da ct azzurro, il grido di allarme di Roberto Mancini è comprensibile. Neanche nuovo, perché sin dall'inizio della sua avventura alla guida della Nazionale l'ex 10 di Sampdoria e Lazio si è fatto sponsor dell'impiego di "azzurrabili" da parte delle squadre del nostro massimo campionato. A guardare indietro nel tempo, però, si direbbe che da allenatore di club il Mancio non si ponesse lo stesso problema.
L'Inter degli stranieri. Partiamo dalla prima esperienza meneghina di Mancini. Quella compresa tra Calciopoli e il triplete di Mourinho era una squadra fortemente caratterizzata dalla presenza di calciatori stranieri. Di fatto, nelle 4 stagioni in cui il tecnico di Jesi guidò il Biscione dal 2004 al 2008, furono soltanto cinque i calciatori italiani presi in considerazione per la formazione titolare: Toldo, Materazzi, Favalli, Grosso e Vieri. Peraltro, non tutti in modo continuativo nel corso del quadriennio.
Il bis anni dopo. Anche nel 2014, al rientro sulla panchina interista, il trend non cambiò poi molto. Nelle rotazioni della prima stagione, la formazione tipo di Mancini prevedeva i soli D'Ambrosio e Ranocchia come italiani inseriti in pianta stabile. Gli stessi, ma con minutaggio inferiore, tenuti in considerazione anche nell'annata successiva (vi si aggiunse Eder). Con un precedente storico per il nostro calcio. Non proprio all'insegna degli azzurri e del tricolore..
La partita senza italiani. È datata 23 aprile 2016, in campo Udinese e Inter. In panchina, De Canio e appunto Mancini: per la prima volta nella storia della Serie A, nessuno dei 22 giocatori schierati come titolari è italiano. Dal Brasile alla Grecia, tante nazionalità ma di gente nata da Trieste in giù nessuna traccia a San Siro. Fino a 14 minuti dalla fine, quando De Canio inserisce Pasquale (peraltro ex di turno). Come a dire: i precedenti cozzano con le dichiarazioni di oggi, non poco.
Le formazioni tipo dell'Inter di Mancini
2004-2005 - Toldo; Zanetti, Cordoba, Materazzi, Favalli; Cambiasso, Veron, Emre; Stankovic; Adriano, Vieri (Martins).
2005-2006 - Cesar; Zanetti, Cordoba, Samuel, Favalli; Figo, Veron, Cambiasso, Stankovic; Adriano, Recoba (Cruz).
2006-2007 - Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Grosso; Zanetti, Stankovic, Cambiasso (Vieira), Figo; Crespo, Ibrahimovic.
2007-2008 - Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; Vieira, Cambiasso, Zanetti; Suazo, Cruz, Ibrahimovic.
2014-2015 - Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Medel, Kovacic, Hernanes; Guarin; Icardi, Palacio.
2015-2016 - Handanovic; Nagatomo (D'Ambrosio), Murillo, Miranda, Nagatomo (Telles); Brozovic, Medel, Felipe Melo (Kondogbia); Perisic, Icardi, Palacio.
Gli italiani di Mancini all'Inter (almeno 10 presenze)
Dal 2004 al 2008
Marco Materazzi: 4 stagioni 147 presenze
Francesco Toldo: 4 stagioni 84 presenze
Giuseppe Favalli: 2 stagioni 68 presenze
Christian Vieri: 1 stagione 36 presenze
Fabio Grosso: 1 stagione 35 presenze
Mario Balotelli: 2 stagioni 15 presenze
Marco Andreolli: 3 stagioni 13 presenze
Dal 2014 al 2016
Danilo D'Ambrosio: 2 stagioni 47 presenze
Andrea Ranocchia: 2 stagioni 37 presenze
Davide Santon: 2 stagioni 27 presenze
Eder: 1 stagione 15 presenze
L'Inter degli stranieri. Partiamo dalla prima esperienza meneghina di Mancini. Quella compresa tra Calciopoli e il triplete di Mourinho era una squadra fortemente caratterizzata dalla presenza di calciatori stranieri. Di fatto, nelle 4 stagioni in cui il tecnico di Jesi guidò il Biscione dal 2004 al 2008, furono soltanto cinque i calciatori italiani presi in considerazione per la formazione titolare: Toldo, Materazzi, Favalli, Grosso e Vieri. Peraltro, non tutti in modo continuativo nel corso del quadriennio.
Il bis anni dopo. Anche nel 2014, al rientro sulla panchina interista, il trend non cambiò poi molto. Nelle rotazioni della prima stagione, la formazione tipo di Mancini prevedeva i soli D'Ambrosio e Ranocchia come italiani inseriti in pianta stabile. Gli stessi, ma con minutaggio inferiore, tenuti in considerazione anche nell'annata successiva (vi si aggiunse Eder). Con un precedente storico per il nostro calcio. Non proprio all'insegna degli azzurri e del tricolore..
La partita senza italiani. È datata 23 aprile 2016, in campo Udinese e Inter. In panchina, De Canio e appunto Mancini: per la prima volta nella storia della Serie A, nessuno dei 22 giocatori schierati come titolari è italiano. Dal Brasile alla Grecia, tante nazionalità ma di gente nata da Trieste in giù nessuna traccia a San Siro. Fino a 14 minuti dalla fine, quando De Canio inserisce Pasquale (peraltro ex di turno). Come a dire: i precedenti cozzano con le dichiarazioni di oggi, non poco.
Le formazioni tipo dell'Inter di Mancini
2004-2005 - Toldo; Zanetti, Cordoba, Materazzi, Favalli; Cambiasso, Veron, Emre; Stankovic; Adriano, Vieri (Martins).
2005-2006 - Cesar; Zanetti, Cordoba, Samuel, Favalli; Figo, Veron, Cambiasso, Stankovic; Adriano, Recoba (Cruz).
2006-2007 - Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Grosso; Zanetti, Stankovic, Cambiasso (Vieira), Figo; Crespo, Ibrahimovic.
2007-2008 - Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; Vieira, Cambiasso, Zanetti; Suazo, Cruz, Ibrahimovic.
2014-2015 - Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Medel, Kovacic, Hernanes; Guarin; Icardi, Palacio.
2015-2016 - Handanovic; Nagatomo (D'Ambrosio), Murillo, Miranda, Nagatomo (Telles); Brozovic, Medel, Felipe Melo (Kondogbia); Perisic, Icardi, Palacio.
Gli italiani di Mancini all'Inter (almeno 10 presenze)
Dal 2004 al 2008
Marco Materazzi: 4 stagioni 147 presenze
Francesco Toldo: 4 stagioni 84 presenze
Giuseppe Favalli: 2 stagioni 68 presenze
Christian Vieri: 1 stagione 36 presenze
Fabio Grosso: 1 stagione 35 presenze
Mario Balotelli: 2 stagioni 15 presenze
Marco Andreolli: 3 stagioni 13 presenze
Dal 2014 al 2016
Danilo D'Ambrosio: 2 stagioni 47 presenze
Andrea Ranocchia: 2 stagioni 37 presenze
Davide Santon: 2 stagioni 27 presenze
Eder: 1 stagione 15 presenze
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