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LIVE TMW - Napoli, Ancelotti: "Milik? Non ero un pirla. Ibra? Chi può dirlo..."
Napoli-Hellas 2-0: decide la doppietta di Milik al San Paolo
Dopo i pareggi con il Genk e con il Torino il Napoli ritrova la vittoria, battendo 2-0 (non senza fatica) l’Hellas al San Paolo. A breve le parole di Carlo Ancelotti che analizzerà la gara in conferenza stampa.
Commento alla prova di Younes e Di Lorenzo?
"In questo momento Di Lorenzo può giocare in qualsiasi posizione. Younes ha fatto un pochino di fatica nella prima parte, meglio nella seconda parte. Nel finale ha preso un colpo ed è uscito.
È stata la risposta che ti aspettavi dalla squadra?
"Nella prima parte abbiamo fatto fatica, poi siamo andati molto meglio nella seconda parte della gara dove abbiamo gestito bene il match".
Hai chiamato Ibrahimovic?
"Non l'ho chiamato, quando ho letto i giornali era notte a Los Angeles. Nelle prossime ore faremo un comunicato (ride, ndr). Ci fa piacere che abbia una bella considerazione di questa squadra e di questa città. Voci reali o fantacalcio? Chi può dirlo...".
Come spiega la sofferenza sulle palle inattive?
"Loro hanno uno che calcia molto bene, poi di testa sono molto forti ed abbiamo sofferto un pochino".
Come spiega la posizione di Allan che ha fatto il playmaker?
"Per me Allan è un grandissimo giocatore, il fatto che si dice che non può fare il regista è riduttivo. Per me non è solo uno che rompe il gioco avversario, sicuramente non ha la qualità di Pirlo ma può esserci utile in quella posizione in alcuni momenti della gara".
Ancora una gara senza subire reti...
"È un segnale importante per noi, ci trasmette sicurezza. Prendere pochi gol è molto importante perchè te ne servono meno per vincere le partire".
Come ha lavorato la squadra in uscita dalla fase difensiva?
"È stata una gara molto combattuta, non si devono correre rischi che non servono. Quando si può uscire lo si deve fare, ma non bisogna disdegnare la possibilità di lanciare lungo".
Finalmente è tornato Milik...
"Il vento per lui è cambiato velocemente. Con il gol in maglia della Polonia ha ritrovato fiducia, per un attaccante è fortunato. Milik non giocava perchè era infortunato, mica perchè l'allenatore era un pirla".
Commento alla prova di Younes e Di Lorenzo?
"In questo momento Di Lorenzo può giocare in qualsiasi posizione. Younes ha fatto un pochino di fatica nella prima parte, meglio nella seconda parte. Nel finale ha preso un colpo ed è uscito.
È stata la risposta che ti aspettavi dalla squadra?
"Nella prima parte abbiamo fatto fatica, poi siamo andati molto meglio nella seconda parte della gara dove abbiamo gestito bene il match".
Hai chiamato Ibrahimovic?
"Non l'ho chiamato, quando ho letto i giornali era notte a Los Angeles. Nelle prossime ore faremo un comunicato (ride, ndr). Ci fa piacere che abbia una bella considerazione di questa squadra e di questa città. Voci reali o fantacalcio? Chi può dirlo...".
Come spiega la sofferenza sulle palle inattive?
"Loro hanno uno che calcia molto bene, poi di testa sono molto forti ed abbiamo sofferto un pochino".
Come spiega la posizione di Allan che ha fatto il playmaker?
"Per me Allan è un grandissimo giocatore, il fatto che si dice che non può fare il regista è riduttivo. Per me non è solo uno che rompe il gioco avversario, sicuramente non ha la qualità di Pirlo ma può esserci utile in quella posizione in alcuni momenti della gara".
Ancora una gara senza subire reti...
"È un segnale importante per noi, ci trasmette sicurezza. Prendere pochi gol è molto importante perchè te ne servono meno per vincere le partire".
Come ha lavorato la squadra in uscita dalla fase difensiva?
"È stata una gara molto combattuta, non si devono correre rischi che non servono. Quando si può uscire lo si deve fare, ma non bisogna disdegnare la possibilità di lanciare lungo".
Finalmente è tornato Milik...
"Il vento per lui è cambiato velocemente. Con il gol in maglia della Polonia ha ritrovato fiducia, per un attaccante è fortunato. Milik non giocava perchè era infortunato, mica perchè l'allenatore era un pirla".
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