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Speciale agenzie - Pini Zahavi, ritratto del più misterioso e influente agente del mondoTUTTO mercato WEB
sabato 26 dicembre 2020, 23:30Serie A
di Marco Conterio

Speciale agenzie - Pini Zahavi, ritratto del più misterioso e influente agente del mondo

Oggi TMW racconta i profili che scrivono la storia del calciomercato. Un approfondimento ogni 30 minuti nello Speciale Agenzie
1974 è un anno che è preistoria per il calciomercato. Pinhas Zahavi, figlio di un negoziante che vendeva materiali da costruzione a commercianti locali, inizia lì la sua storia. Dal Mondiale in Germania Ovest, quando lavorava come giornalista sportivo per i quotidiani israeliani Hadashot Hasport e Yedioth Ahronoth. Il primo giocatore del percorso che porterà Zahavi a diventare il più importante agente al mondo si chiama Avi Cohen: è amico ci Ya'kov Shahar, compagno d'infanzia a scuola e proprietario del Maccabi Haifa. Per lavoroma pure per caso, conosce Peter Robertson, CEO del Liverpool: un aereo rimandato per nebbia, il ritardo, l'aeroporto di Heathrow, da una chiacchiera nasce l'affare e riesce a far da intermediario alla trattativa per il passaggio del primo giocatore israeliano ai Reds. Zahavi, classe '43, stringe rapporti stretti coi giocatori del Liverpool e intanto prosegue parallelamente da giornalista e agente. Nel 1980 porta in prestito Barry Silkman a Tel Aviv dal Manchester City, nel 1990 invece, proprio a Liverpool, Ronnie Rosenthal dallo Standard Liegi alla corte di Kenny Dalglish.

Il punto di svolta La vita cambia, come il calcio, come il mercato. E Zahavi è un assoluto precursone a livello mondiale. In Inghilterra mette radici forti, ha rapporti stretti con una generazione che sta iniziando ad allenare al top. Venables, Atkinson, Alex Ferguson. L'Inghilterra è un'isola isolata e Zahavi sfrutta proprio questo anglo-centrismo per far aprire gli orizzonti del mercato internazionale alle grandi società e ai grandi allenatori. E questo gli permetterà, negli anni, di essere centrale in alcuni dei trasferimenti più importanti, che riguarderanno anche il Manchester United: Rio Ferdinand dal Leeds alla corte di Ferguson, grazie ai rapporti intessuti col West Ham dove aveva portato Eyal Berkovic dal Southampton. Dagli Hammers porta Ferdinand al Leeds, poi lo sposterà alla corte di Ferguson. Coi Red Devils sarà al centro anche delle trattative che riguarderanno Jaap Stam e Juan Sebastian Veron con la Lazio.

Il Chelsea dall'elicottero Roman Abramovich è, insieme ai grandi allenatori d'Inghilterra e al Manchester United, uno degli uomini che contribuiranno a portare Zahavi sul tetto del mondo. E viceversa. I contatti con il mondo russo sono radicati sin dagli anni '80, il trait d'union con il paese è il businessman Eli Azur che ha anche numerosi giornali in russo in Israele. Zahavi è stato il primo israeliano a ottenere un visto per l'Unione Sovietica e in vent'anni di viaggi ha stretto anche rapporti con Valery Lobanovsky. A fine anni '90, l'incontro con Abramovich che, nel frattempo, stava riflettendo sull'acquisizione di una tra Manchester United e Tottenham. La situazione finanziaria complicata del Chelsea di Trevor Birch e poi Ken Bates, spinge l'israeliano a convincere Abramovich a comprare il Chelsea. Zahavi è figura che i media internazionali hanno lungamente considerato come controversa e all'interno di gran parte dei trasferimenti più importanti della storia del calcio. E' stato lui il broker dei passaggi al West Ham di Carlos Tevez e Havier Mascherano nel 2006, passaggi che poi apriranno il varco alla Premier e alla FIFA nella lotta alle TPO. Che sono state di fatto inventate grazie alla sua capacità di precorrere i tempi, i modi e i metodi.


Neymar al PSG, Lewandowski e Alaba Il più importante trasferimento della storia ha la sua firma. Al momento della firma con il Paris Saint-Germain, il Barcellona incasserà 222 milioni di euro della clausola e saranno presenti: la dirigenza del PSG, il padre del giocatore, gli avvocati dell'importante studio Bichara & Motta e Pini Zahavi. Sui contorni della commissione aleggiano leggende e misteri, quel che è certo è che il manager israeliano è uscito ben soddisfatto dagli uffici parigini. Come è sempre accaduto nella sua storia, come è stato per il braccio di ferro con il Bayern Monaco per Robert Lewandowski e come sarà anche per quanto riguarda David Alaba. "Un piranha". Così l'ha definito la dirigenza dei bavaresi coi quale s'è scontrato, e si scontra tutt'ora, duramente. Pini Zahavi ripudia le telecamere, i microfoni, apparire. Non concede interviste e lavora nell'ombra. Il mercato che ci aspetta dipenderà molto anche dalla direzione che prenderanno le sue idee perché nonostante di nuvole ne siano passate, la sua influenza è accresciuta col tempo.

Uomo d'affari Socio di Charlton Ltd che ha comprato i diritti della Premier per la tv israeliana, nel corso degli anni a far discutere ci sono anche i rapporti e le acquisizioni di società internazionali come il Mouscron in Belgio. Ha rapporti con ogni agente internazionale, stretti, da Fali Ramadani a Kia Joorabchian, da Giuliano Bertolucci a ogni grande procuratore del globo e non potrebbe essere altrimenti. E' socio di una squadra di motorsport in Argentina, l'HAZ dove Z sta per Zahavi. Un impero, spesso discusso e al centro del dibattito anche nelle alte stanze della FIFA. Sin dagli anni '70, mille epoche fa. Per uno dei più grandi protagonisti della storia del calcio recente, un uomo solo al comando. Dietro le quinte.