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Giraudo, uno dei suoi avvocati: “Nessuna resa, andiamo avanti”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 26 marzo 2024, 10:10Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Giraudo, uno dei suoi avvocati: “Nessuna resa, andiamo avanti”

“Giraudo non molla e andrà avanti”: parola di Amedeo Rosboch, uno dei due legali che sta seguendo il ricorso dell'ex ad della Juve per la sua radiazione a vita in seguito ai fatti di Calciopoli. Il Tar del Lazio ha stabilito l'inammisibilità per un “difetto di giurisdizione”. Così prossimo step Consiglio di Stato e Giudice ordinario. Rispetto alle motivazioni, il Tribunale Amministrativo Regionale, partono dal tema cardine della questione: l'incompatibilità della legge 280/2003 che disciplina la giustizia sportiva secondo il criterio della specificità dello sport. Gli avvocati di Giraudo avrebbero voluto rimettere alla Corte di Giustizia Europea. In buona sostanza ha preferito lavarsi le mani sulla vicenda. “Avremmo preferito che il Tar entrasse nel merito della legge 280/2003, invece ha posto solo una questione giurisdizionale”, le parole riportate da Tuttosport di Rosboch, difensore di Giraudo insieme e a Dupont, l'avvocato di due sentenze storiche: Bosman e Superlega.

A Giraudo era stato bocciato un primo ricorso nel 2012, estintosi per non aver rispettato le tempistiche. In quello attuale si chiede la condanna dello Stato italiano per esercizio della propria potestà legislativa, in contrasto con il diritto europeo. Ancora Rosboch: “Sia la Cassazione in sezioni unite sia la legge 280 dicono che se hai delle domande risarcitorie derivanti da un procedimento sportivo devi andare al Tar. Ed è quello che abbiamo fatto. Nessuno però si esprime nel merito, dando torto o ragione al al dottor Giraudo. Avrei preferito sentirmi dire che non aveva diritto a un euro di risarcimento. Così si arrivava a un dunque, invece restiamo smepre nel limbo”. L'ex ad della Juve, come detto, non si arrende e continuerà la sua battaglia giudiziaria. “Il dottor Giraudo è determinato, vuole andare fino in fondo. Ricorreremo sicuramente al Consiglio di Stato per impugnare la sentenza del Tar e allo stesso tempo andremo anche al Giudice ordinario”, annuncia l'avvocato che aggiunge: “Per non lasciare nulla di intentato e ottenere una sentenza nel merito”. La possibilità che la questione finisca alla Corte di Giustizia Europea è concreta.