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Blanchard sulla nuova Juve: "Rabiot credo non voglia restare. Motta? Dipende dal progetto"
Intervenuto ai microfoni di TuttoJuve.com, l'ex centrocampista bianconero di fine anni '90 Jocelyn Blanchard ha detto la sua sulla rifondazione che attende i bianconeri nella prossima stagione. La prima decisione importante riguarderà ovviamente l'allenatore, con Allegri sotto contratto fino al 2025 ma non ancora sicuro di rimanere in sella: "Quando si sceglie l’allenatore, bisogna prima parlare del progetto. Se c'è la volontà di far proseguire ad Allegri il progetto iniziato anni fa è giusto confermarlo, altrimenti lo è altrettanto guardarsi intorno e scegliere un nuovo tecnico. E' la società che deve imporlo e lo dovrà fare nel modo più rapido possibile. Thiago Motta è un allenatore da progetto a medio o lungo termine. Se il progetto dovesse esser di breve durata, a mio avviso non bisognerebbe assumere un allenatore giovane"..
E non c'è solo il futuro di Allegri da chiarire, ma anche Rabiot potrebbe anche dire addio alla Juventus. Sarebbe una grave perdita?
"Sì, perché è importante ma il giocatore deve dimostrare di voler restare a Torino. Penso che non voglia restare".
Nel caso Adrien non rinnovasse, c'è un giocatore che vedresti al suo posto?
"Caqueret del Lione, Kimmich del Bayern Monaco o Thuram del Nizza, loro li vedrei bene al posto di Rabiot".
E non c'è solo il futuro di Allegri da chiarire, ma anche Rabiot potrebbe anche dire addio alla Juventus. Sarebbe una grave perdita?
"Sì, perché è importante ma il giocatore deve dimostrare di voler restare a Torino. Penso che non voglia restare".
Nel caso Adrien non rinnovasse, c'è un giocatore che vedresti al suo posto?
"Caqueret del Lione, Kimmich del Bayern Monaco o Thuram del Nizza, loro li vedrei bene al posto di Rabiot".
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