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Tebas attacca: "La Fifa compila i calendari senza consultarci, non gliene frega niente delle leghe"
La FIFA minaccia i campionati locali. Intervista a fiume di Javier Tebas Medrano concessa ai taccuini di Tuttosport per fare luce sull'influenza dell'organo mondiale del pallone che, tramite determinate azioni, di riflesso provocherebbe effetti sfavorevoli per i tornei nazionali: "La Fifa compila i calendari senza consultarci, non gliene frega niente delle leghe, occupano le date e danneggiano le industrie del calcio nazionale", l'esordio del presidente della Liga spagnola.
Lo stesso che ha posto l'accento sul gap economico sempre più evidente fra i club che partecipano e i club che non partecipano alle coppe europee: "Questa è una delle mie preoccupazioni - ha ammesso il numero uno del campionato spagnolo - e la espongo da anni. Ci sono squadre più grandi, per storia e bacino, ma noi che organizziamo il calcio dobbiamo evitare che questo divario naturale si amplifichi e si allarghi troppo, perché ne va della vita stessa del sistema industriale del calcio.
La distribuzione del denaro generato dalle competizioni va gestita, a livello internazionale e nazionale, non dobbiamo cambiare il calcio: la Juventus deve rimanere la Juventus, il Milan, il Real eccetera, ma non dobbiamo permettere che aumenti il divario perché sarebbe la distruzione dei campionati nazionali".
Lo stesso che ha posto l'accento sul gap economico sempre più evidente fra i club che partecipano e i club che non partecipano alle coppe europee: "Questa è una delle mie preoccupazioni - ha ammesso il numero uno del campionato spagnolo - e la espongo da anni. Ci sono squadre più grandi, per storia e bacino, ma noi che organizziamo il calcio dobbiamo evitare che questo divario naturale si amplifichi e si allarghi troppo, perché ne va della vita stessa del sistema industriale del calcio.
La distribuzione del denaro generato dalle competizioni va gestita, a livello internazionale e nazionale, non dobbiamo cambiare il calcio: la Juventus deve rimanere la Juventus, il Milan, il Real eccetera, ma non dobbiamo permettere che aumenti il divario perché sarebbe la distruzione dei campionati nazionali".
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