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Napoli, cos'è successo dopo Empoli? Fronda anti ritiro, crepe nello spogliatoio
Le parole di Francesco Calzona prima della sfida contro la Roma sono state dure, durissime. Per una volta nei confronti dei suoi giocatori, non solo per prendersi le proprie responsabilità, comunque presenti. Arrivavano al termine di una settimana molto complicata, di navigazione perigliosa e con grande insoddisfazione all'interno dello spogliatoio. "Due giorni di ritiro sono dovuti perché abbiamo bisogno di stare insieme più possibile. E' una scelta concordata con la società, sono stato d'accordo, stando lontano dalla famiglia può farti rendere conto che stiamo mancando, ad Empoli sotto tanti punti di vista, il ritiro è solo per stare insieme, non punitivo, ma produttivo".
Cosa significano queste parole? Dopo la partita contro l'Empoli - dove sono volati stracci e urla - Aurelio De Laurentiis aveva intenzione di mandare tutta la squadra in ritiro per la settimana. Una delegazione formata da allenatore e capitano ha cercato di mediare la situazione, per non esasperarla dopo una sconfitta decisamente cocente. Quindi due giorni, dal venerdì alla domenica, per ricompattarsi. Una soluzione che non doveva essere punitiva, appunto, ma per far sì che il club comunque prendesse una posizione dopo l'1-0 subito in Toscana.
C'è stata però una parte di giocatori che non ha preso bene la decisione del ritiro. In particolare Juan Jesus e Zambo Anguissa non volevano nemmeno partire dal venerdì, cercando una sponda nel tecnico Calzona per evitarlo, di fatto creando una crepa nello spogliatoio e una fronda anti ritiro. Una situazione che non è andata giù al capitano, ma anche allo stesso allenatore che aveva mediato in prima persona.
Cosa significano queste parole? Dopo la partita contro l'Empoli - dove sono volati stracci e urla - Aurelio De Laurentiis aveva intenzione di mandare tutta la squadra in ritiro per la settimana. Una delegazione formata da allenatore e capitano ha cercato di mediare la situazione, per non esasperarla dopo una sconfitta decisamente cocente. Quindi due giorni, dal venerdì alla domenica, per ricompattarsi. Una soluzione che non doveva essere punitiva, appunto, ma per far sì che il club comunque prendesse una posizione dopo l'1-0 subito in Toscana.
C'è stata però una parte di giocatori che non ha preso bene la decisione del ritiro. In particolare Juan Jesus e Zambo Anguissa non volevano nemmeno partire dal venerdì, cercando una sponda nel tecnico Calzona per evitarlo, di fatto creando una crepa nello spogliatoio e una fronda anti ritiro. Una situazione che non è andata giù al capitano, ma anche allo stesso allenatore che aveva mediato in prima persona.
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