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La storia infinita di Quagliarella: re dei bomber e meglio di CR7, a 36 anni
Sampdoria-Atalanta 1-2 (50' Zapata, 68' Quagliarella, 78' Gosens)
Fabio Quagliarella re dei bomber. Nonostante una condizione fisica non ottimale, nonostante una prova a tratti anonima, l'attaccante della Sampdoria oggi pomeriggio è riuscito a realizzare infatti il suo 20° gol in questo campionato. Una rete non certo banale, quella arrivata di potenza sul rigore procurato da Gaston Ramirez, che gli consente di battere il suo record stagionale in Serie A (19) e al contempo lo trascina in vetta alla classifica marcatori sopra Cristiano Ronaldo e Krzysztof Piątek.
Quagliarella continua così a parlare poco e segnare tanto, lo dicono le statistiche. Sono ben 147, d'altronde, le sue realizzazioni nella massima divisione italiana, numeri straordinari che lo rendono solamente il secondo giocatore nella storia di questa competizione ad aver siglato almeno 20 reti a 36 anni compiuti (dopo Luca Toni nelle stagioni 2013/14 e 2014/15).
"Non ho nessun consiglio da dare Quagliarella, io lo alleno e basta", aveva sinceramente ammesso mister Giampaolo la scorsa settimana. Un attaccante da tenere sempre in campo, anche quando non è al 100% o se l'istinto dice di inserire forze fresche. Perché Quagliarella non sbaglia mai (o quasi), soprattutto dagli undici metri. E la convincente Sampdoria ammirata a Marassi, proprio grazie a lui, era riuscita a rimettere in piedi pure lo scontro diretto contro un'Atalanta da Champions più che da Europa League.
Quagliarella continua così a parlare poco e segnare tanto, lo dicono le statistiche. Sono ben 147, d'altronde, le sue realizzazioni nella massima divisione italiana, numeri straordinari che lo rendono solamente il secondo giocatore nella storia di questa competizione ad aver siglato almeno 20 reti a 36 anni compiuti (dopo Luca Toni nelle stagioni 2013/14 e 2014/15).
"Non ho nessun consiglio da dare Quagliarella, io lo alleno e basta", aveva sinceramente ammesso mister Giampaolo la scorsa settimana. Un attaccante da tenere sempre in campo, anche quando non è al 100% o se l'istinto dice di inserire forze fresche. Perché Quagliarella non sbaglia mai (o quasi), soprattutto dagli undici metri. E la convincente Sampdoria ammirata a Marassi, proprio grazie a lui, era riuscita a rimettere in piedi pure lo scontro diretto contro un'Atalanta da Champions più che da Europa League.
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