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Un'intera formazione infortunata: oltre a Immobile e Verratti chi poteva servire a Mancini?
L'Italia che non si qualifica ai Mondiali può dire di avere un minimo di alibi, al netto dei macroscopici errori già sviscerati. Perché non vincere con la Svizzera con due rigori a favore, non battere la Bulgaria in casa e giocare come a Windsor Park ieri sera sono fattori che valgono più degli eventuali assenti. Chi non c'è vince sempre, è un vecchio adagio calcistico che si può giustamente utilizzare anche dopo la sfida di ieri.
Però è vero che siamo rimasti senza un centravanti. Con Immobile - che a dir la verità in Nazionale non ha fatto sempre benissimo, anzi - ai box abbiamo perso di profondità, considerando che Belotti stesso è rimasto fermo per infortunio nelle ultime settimane. Kean non è stato convocato perché ha dato forfait prima, così le scelte sono ricadute su Raspadori e Scamacca. Forse un po' pochino per chi è campione d'Europa in carica, ma con la possibilità di non arrivare nemmeno al Mondiale.
Sono ben dodici gli infortunati. Oltre al già citato Immobile c'è Verratti, capitale nella formazione di Mancini perché in grado di giocare con doppio play, sia Jorginho che lo stesso centrocampista del Paris Saint Germain a modulare il gioco. Il Pellegrini straordinario dell'inizio della stagione della Roma poteva servire, così come Zaniolo per le accelerazioni che non si sono viste né da Insigne né da Chiesa. Dietro ben tre assenti: Chiellini, Toloi e Bastoni, con lo juventino che ha lasciato sul campo leadership e capacità di trainare il gruppo. Chiudono Calabria e Biraghi, salutati alla fine.
Chi poteva servire? Tutti e nessuno. Perché quando hai un calcio di rigore all'ultimo minuto e lo mandi alle stelle, probabilmente, non sono gli assenti a vincere. Ma tu a pareggiare.
Però è vero che siamo rimasti senza un centravanti. Con Immobile - che a dir la verità in Nazionale non ha fatto sempre benissimo, anzi - ai box abbiamo perso di profondità, considerando che Belotti stesso è rimasto fermo per infortunio nelle ultime settimane. Kean non è stato convocato perché ha dato forfait prima, così le scelte sono ricadute su Raspadori e Scamacca. Forse un po' pochino per chi è campione d'Europa in carica, ma con la possibilità di non arrivare nemmeno al Mondiale.
Sono ben dodici gli infortunati. Oltre al già citato Immobile c'è Verratti, capitale nella formazione di Mancini perché in grado di giocare con doppio play, sia Jorginho che lo stesso centrocampista del Paris Saint Germain a modulare il gioco. Il Pellegrini straordinario dell'inizio della stagione della Roma poteva servire, così come Zaniolo per le accelerazioni che non si sono viste né da Insigne né da Chiesa. Dietro ben tre assenti: Chiellini, Toloi e Bastoni, con lo juventino che ha lasciato sul campo leadership e capacità di trainare il gruppo. Chiudono Calabria e Biraghi, salutati alla fine.
Chi poteva servire? Tutti e nessuno. Perché quando hai un calcio di rigore all'ultimo minuto e lo mandi alle stelle, probabilmente, non sono gli assenti a vincere. Ma tu a pareggiare.
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