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TMW RADIO - Tacchinardi: "Juve, quanta fatica lì davanti. Allegri va rispettato ma..."
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Ospiti: Massimo Brambati, Alessio Tacchinardi, Andrea Piervincenzi.
Brambati:" La Juve è competitiva per Allegri parla il suo passato."
Tacchinardi:" Nella Juve preoccupa la poca capacità offensiva."
Piervincenzi:" Forse Allegri non è l'allenatore ideale per la Juve."
Maracanà con Marco Piccari e Cristiano Cesarini.
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A commentare il turno di campionato a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e tecnico Alessio Tacchinardi.
Da Allegri, ma anche da Mourinho e da Sarri ci si aspettava di più dopo 20 partite:
"Ieri ho visto una fase che a livello offensivo fa veramente fatica. Arrivano ai trenta metri e manca inventiva. Segna meno gol del Verona? Allegri sta cercando di portarla a quel livello, a rischiare di più davanti. Ieri non è stata fatta una brutta partita, ha avuto delle occasioni, vedi con Morata e McKennie. Ha giocatori che giocano da solo, vedi Bernardeschi, Dybala, Morata, Chiesa. Non è facile per un allenatore risolvere il problema. Oggi la Juventus a livello offensivo è poco. Servono quelli che negli ultimi trenta metri ti fanno la differenza. Il Napoli aveva giocatori del genere ieri, la Juve solo Chiesa ma va a strappi. Allegri ha vinto, va rispettato, ma ora deve dimostrare qualcosa di più. Non è facile comunque risolvere la situazione per come è stata costruita la squadra, anche lì davanti".
Il problema principale è il centrocampo?
"Non credo, c'è difficoltà nel creare azioni d'attacco ma con il Napoli non ha giocato male. Morata? La maglia della Juve pesa un quintale, non è facile. Ha bisogno di una punta forte accanto, così riesce a farei suoi gol. Se ha sempre due tre uomini addosso fa fatica, perché non è il suo ruolo".
Chi ha sbagliato di più a scegliere club tra Allegri e Mourinho?
"Entrambe. Uno aveva la possibilità di andare al Real Madrid e le minestre riscaldate poi spesso non vanno bene. Mourinho poi si porta dietro aspettative importanti e la squadra è buona ma niente di più. Entrambi hanno fatto la scelta sbagliata".
Da Allegri, ma anche da Mourinho e da Sarri ci si aspettava di più dopo 20 partite:
"Ieri ho visto una fase che a livello offensivo fa veramente fatica. Arrivano ai trenta metri e manca inventiva. Segna meno gol del Verona? Allegri sta cercando di portarla a quel livello, a rischiare di più davanti. Ieri non è stata fatta una brutta partita, ha avuto delle occasioni, vedi con Morata e McKennie. Ha giocatori che giocano da solo, vedi Bernardeschi, Dybala, Morata, Chiesa. Non è facile per un allenatore risolvere il problema. Oggi la Juventus a livello offensivo è poco. Servono quelli che negli ultimi trenta metri ti fanno la differenza. Il Napoli aveva giocatori del genere ieri, la Juve solo Chiesa ma va a strappi. Allegri ha vinto, va rispettato, ma ora deve dimostrare qualcosa di più. Non è facile comunque risolvere la situazione per come è stata costruita la squadra, anche lì davanti".
Il problema principale è il centrocampo?
"Non credo, c'è difficoltà nel creare azioni d'attacco ma con il Napoli non ha giocato male. Morata? La maglia della Juve pesa un quintale, non è facile. Ha bisogno di una punta forte accanto, così riesce a farei suoi gol. Se ha sempre due tre uomini addosso fa fatica, perché non è il suo ruolo".
Chi ha sbagliato di più a scegliere club tra Allegri e Mourinho?
"Entrambe. Uno aveva la possibilità di andare al Real Madrid e le minestre riscaldate poi spesso non vanno bene. Mourinho poi si porta dietro aspettative importanti e la squadra è buona ma niente di più. Entrambi hanno fatto la scelta sbagliata".
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