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Catania, tutto come volevasi dimostrare. Fight Club Erba-Ghirelli, a che pro?
Fa un freddo becco fuori dalle finestre. L’autunno è entrato ufficialmente nel vivo e ha portato con se le consuete polemiche a cui, oramai da tempo immemore, siamo abituati. “Stessa storia, stesso posto, stesso bar” avrebbero detto gli 883. Giusto per non perdere l’allenamento.
C.V.D. (Come Volevasi Dimostrare) - A Catania, ad esempio, con le foglie che cadono è tornata d’attualità la situazione societaria del club rossazzurro. Entro sabato la Sigi, società controllante il pacchetto azionario dell’Elefantino, dovrà ottemperare al pagamento degli stipendi dei giocatori e non solo per una cifra di poso superiore ai 500mila euro. Soldi, questi, che al momento non ci sono nelle casse del club. Angelo Maugeri socio che ha dichiarato pubblicamente la sua volontà di uscire dalla Sigi ha parlato di “Situazione drammatica”. Tutto questo, però, non dovrebbe sorprendere nessuno dato che a fine della passata stagione nessuno avrebbe scommesso sul futuro del club dopo il naufragio della trattativa con Joe Tacopina. L’inscrizione al nuovo campionato aveva distratto l’attenzione, ma come si evince, i problemi ci sono ancora. Adesso le strade sono due: sperare che i componenti della Sigi trovino una liquidità, scongiurando un’altra penalizzazione in classifica, oppure che arrivi la tanto attesa nuova proprietà che dia una prospettiva diversa alla società siciliana. In linea generale, invece, è chiaro che la Lega Pro è chiamata a stringere ancora di più le maglie dei controlli sulla gestione delle società iscritte al proprio campionato. Ok le norme più stringenti per l’iscrizione e sanzioni più rigide, ma nel medio periodo ci sono ancora troppe lacune.
The sound of silence - Intanto negli giorni scorsi è andato in scena un dialogo a distanza, a botte di post social e comunicati, fra Davide Erba, numero uno del Seregno, e il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Un dialogo nato sulla scia delle polemiche di inizio stagione e rivolto, almeno da parte del manager alla guida del club neopromosse, a dar battaglia a chi guida la Serie C. Posizione, questa, assolutamente lecita, così com’è altrettanto lecito che Ghirelli risponda pubblicamente. Parlando, però, con assoluta sincerità, con l’aumentare delle missive è aumentata in maniera proporzionale anche la sensazione che si trattasse di una pubblica dimostrazione di forza. Ovvero quanto di più lontano da ciò che serve per trovare una vera soluzione ai problemi possa esistere.
C.V.D. (Come Volevasi Dimostrare) - A Catania, ad esempio, con le foglie che cadono è tornata d’attualità la situazione societaria del club rossazzurro. Entro sabato la Sigi, società controllante il pacchetto azionario dell’Elefantino, dovrà ottemperare al pagamento degli stipendi dei giocatori e non solo per una cifra di poso superiore ai 500mila euro. Soldi, questi, che al momento non ci sono nelle casse del club. Angelo Maugeri socio che ha dichiarato pubblicamente la sua volontà di uscire dalla Sigi ha parlato di “Situazione drammatica”. Tutto questo, però, non dovrebbe sorprendere nessuno dato che a fine della passata stagione nessuno avrebbe scommesso sul futuro del club dopo il naufragio della trattativa con Joe Tacopina. L’inscrizione al nuovo campionato aveva distratto l’attenzione, ma come si evince, i problemi ci sono ancora. Adesso le strade sono due: sperare che i componenti della Sigi trovino una liquidità, scongiurando un’altra penalizzazione in classifica, oppure che arrivi la tanto attesa nuova proprietà che dia una prospettiva diversa alla società siciliana. In linea generale, invece, è chiaro che la Lega Pro è chiamata a stringere ancora di più le maglie dei controlli sulla gestione delle società iscritte al proprio campionato. Ok le norme più stringenti per l’iscrizione e sanzioni più rigide, ma nel medio periodo ci sono ancora troppe lacune.
The sound of silence - Intanto negli giorni scorsi è andato in scena un dialogo a distanza, a botte di post social e comunicati, fra Davide Erba, numero uno del Seregno, e il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Un dialogo nato sulla scia delle polemiche di inizio stagione e rivolto, almeno da parte del manager alla guida del club neopromosse, a dar battaglia a chi guida la Serie C. Posizione, questa, assolutamente lecita, così com’è altrettanto lecito che Ghirelli risponda pubblicamente. Parlando, però, con assoluta sincerità, con l’aumentare delle missive è aumentata in maniera proporzionale anche la sensazione che si trattasse di una pubblica dimostrazione di forza. Ovvero quanto di più lontano da ciò che serve per trovare una vera soluzione ai problemi possa esistere.
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