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TMW RADIO - Agostinelli: "Ronaldo ha fatto pensare a vittorie sicure, ma non è stato così"TUTTO mercato WEB
venerdì 27 agosto 2021, 18:58Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Agostinelli: "Ronaldo ha fatto pensare a vittorie sicure, ma non è stato così"

tmwradio
Andrea Agostinelli intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'allenatore Andrea Agostinelli è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, partendo dal trasferimento di Ronaldo a Manchester: "Uno come lui fa comodo a tutti, i numeri sono dalla sua parte. Però col passare degli anni sembrava fuori dal gruppo juventino: o segnava o cominciava ad essere un peso per la squadra. Per Guardiola sarebbe stato un lusso e non era la sua squadra ideale, troppo manovriera per lui che deve stare dove vuole".

C'è un motivo più degli altri dietro il mancato salto di livello di questo triennio?
"Il suo avvento ha fatto pensare che avrebbero vinto sicuro, ma non è così. Le fortune, o le sfortune, però nascono dal centrocampo: se hai uno come Ronaldo, poi, magari hai più possibilità di vincere. Quest'anno rischiavano di non andare neanche in Champions...".

La Juventus fa un passo indietro sulla griglia di partenza?
"I giocatori percepiscono l'aspetto positivo di non identificarsi più in un solo giocatore. Certo, sostituire i suoi gol, anche a 36 anni, non sarà facile ma non ho dubbi che la Juventus rimanga tra le favorite per lo Scudetto".

In troppe hanno "solo" l'obiettivo Champions?
"Credo che le grandi squadre costruiscano i loro gruppi per vincere il campionato, seppure non sia così facile e lo vinca uno solo. Io credo sinceramente però che a squadre come Juventus, Milan e Inter, ma anche il Napoli, partano per giocarsi lo Scudetto".


Può essere Kostic l'ideale per sostituire Correa alla Lazio?
"Io, che ci siano Kostic e Pedro, mi prendo sempre Felipe Anderson. Deve capire, a 29 anni, che è il momento di fare il salto di qualità: gli manca solo la continuità. Io punto più lui degli altri: se mi deluderà allora vorrà dire che mi sarò sbagliato, ma è lui che può fare la differenza".

La Serie A sta perdendo i pezzi migliori del suo campionato.
"Ci vuole realismo, la maggior parte di questi nomi se ne vanno per una questione di soldi, non per altro. I giocatori guardano a quello, essendo professionisti: coi procuratori che poi oggi sono importanti quanto i calciatori, per le società si fa sempre più difficile. I tifosi non devono affezionarsi, se non al simbolo della propria società che non cambierà mai".

Le italiane non hanno avuto un'urna fortunatissima.
"Possono qualificarsi, anche se il primo posto vale di più e non sarà così semplice. Napoli e Lazio però hanno l'obbligo di passare il turno".

Il Napoli, così, quanto è dentro lo Scudetto?
"Certamente ci sono, lo dicevo anche lo scorso anno e per me è stata una grande delusione non vederli lottare per lo Scudetto. Hanno una rosa per giocarsi il campionato, anche con questa squadra".